La contrada Ulmo intorno alla base di Niscemi è stata militarizzata come non succedeva dall’undici gennaio dell’anno scorso, quando la grande gru della Comina entrò alla base MUOS. Decine le camionette dell’antisommossa che con centinaia di uomini hanno cinto l’assedio insieme con altri mezzi e personale delle ff.oo in borghese e in divisa. Per il momento lo spiegamento di forze, oltremodo massiccio, è servito per consentire il transito al secondo braccio della gru del MUOS. E l’innalzamento delle parabole sembra questione da risolversi da un momento all’altro.
In tutto ciò si inserisce la nostra azione di proposta/protesta ormai uscita dai confini locali e, con essa, si inasprisce la repressione governativa nei confronti degli attivisti No MUOS.
Stanno fioccando, infatti, in questi giorni decine e decine di denunce per l’invasione della base durante la manifestazione del 9 agosto e altre con cui si attribuiscono agli attivisti reati che vanno dall’oltraggio a pubblico ufficiale, alla resistenza aggravata e altre ancora, anche più gravi per l’entità delle sanzioni previste (migliaia di euro e carcere). L’intento intimidatorio è tutt’altro che velato.
Insomma siamo in ballo e continuiamo a ballare anche rifiutando la criminalizzazione che certi poteri forti vorrebbero realizzare del movimento.
Perciò, sul piano politico, stiamo unendo le lotte a livello locale e nazionale con tutti i movimenti di resistenza popolare (reti migranti e antirazziste, movimento non-violento, No TRIV, No Ponte, No TAV, No Dal Molin, movimenti per i diritti, forum dell’acqua, lavoratori Ipab senza stipendio da mesi, ecc.) e abbiamo individuato nella data del 22 febbraio una giornata di mobilitazione nazionale. Per conto nostro prevediamo un sit-in davanti alla prefettura di Caltanissetta per protestare contro i provvedimenti repressivi e per ricordare al governo l’incostituzionalità della stazione MUOS e della base NRTF sulle quali lo Stato italiano non può esercitare alcun controllo perché cedute (illegittimamente) all’uso esclusivo della marina statunitense che, paradossalmente, potrebbe (legittimamente?) servirsene per i suoi interessi bellici anche quando contrastassero con quelli italiani o fossero in conflitto con le decisioni assunte dal nostro parlamento.
Sul piano legale, il nostro team di avvocati e giuristi sta preparando una serie di iniziative e provvedimenti che ci vedranno coinvolti da qui al 22 febbraio e oltre.
Non dimentichiamo che è già convocata per sabato 1 marzo una manifestazione popolare a Niscemi.
Mobilitiamoci tutti per il 22 febbraio e ancor di più per il primo marzo. Il calendario della protesta potrebbe subire cambiamenti repentini nel caso innalzassero le parabole prima di quelle date che, in ogni caso, rimangono confermate.
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