Si è tenuta oggi a Napoli una importante assemblea pubblica aperta a tutte le realtà conflittuali che si stanno muovendo sul terreno della lotta al decreto “Sblocca-Italia”. Assemblea molto partecipata che ha visto ancora una volta la città partenopea in prima fila sul terreno del conflitto.
Decine di realtà, organizzazioni, associazioni, comitati locali che dalla Campania, dalla Basilicata, dalla Puglia, dall’Abruzzo, dalla Calabria e dalla Sardegna hanno alimentato un serrato dibattito sulla natura dello “Sblocca/Italia”, sul livello dello scontro imposto dal governo centrale, sui percorsi di lotta da sperimentare, creare e rafforzare per colpire il dispositivo di comando normativo ed il centro decisionale.
E’ stato ribadito che lo “Sblocca/Italia” crea un quadro normativo ed operativo a scala nazionale, bypassando le sfere decisionali regionali e locali, espropriandole di ogni potere decisionale. Nella misura in cui il potere di decisione viene concentrato, esso appare nella sua unilateralità anche come nemico da combattere. Lo “Sblocca/Italia”, quindi, fornisce a chi si pone sul fronte critico un quadro nazionale o comunque sovraregionale entro cui operare in un’ottica di condivisione di esperienze e di unificazione delle vertenze.
Dalla questione di Bagnoli agli inceneritori che vorrebbero spargere sui nostri territori, dalle trivellazioni che vedono interessate alcune aree campane e soprattutto della Basilicata all’acqua pubblica: la logica sottesa allo “Sblocca/Italia” è quella della messa a valore del territorio, delle risorse naturali, di segmenti protetti dell’economia e gestiti in maniera privatistica: il saccheggio è l’unica via d’uscita per un capitalismo incapace di recuperare saggi di profitto che consentano un nuovo ciclo di accumulazione.
L’assemblea si è conclusa con le seguenti proposte: organizzare una campagna nazionale sullo “Sblocca/Italia” che sia alimentata da varie assemblee macroregionali che connettano le varie istanze provenienti dai territori in vista di una assemblea nazionale da tenersi nei primi mesi del prossimo anno; all’interno di questo percorso, convocare una manifestazione nazionale che componga in un evento particolare tutti i percorsi che matureranno in coordinamento nei prossimi mesi; sostenere una manifestazione nazionale in Basilicata da tenersi nel mese di gennaio.
L’assemblea, inoltre, esprime solidarietà alle realtà di lotta lucane vittime di criminalizzazione. E’ di oggi la notizia che i giornali della controparte stanno facendo passare di un fantomatico uso di una molotov da parte chi si batte contro le trivelle. La coincidenza ha voluto che oggi pomeriggio a Milano, durante le contestazioni alla Scala meneghina, la polizia abbia sequestrato un’altra molotov dalle mani di un manifestante che però, stranamente, sarebbe riuscito a fuggire. E’ da Genova 2001 che le forze dell’ordine provano ad attribuire l’uso di molotov a chi si batte per un mondo più giusto. E’ da allora che precostituiscono prove false per criminalizzare i moti di lotta. Ora spuntano due molotov a distanza di un giorno: che sia un indice del nuovo livello di repressione che sta praticando il potere costituito? E’ anche per questo che durante l’assemblea napoletana è stato ribadito da più parti che la questione della repressione delle lotte deve essere posta all’ordine del giorno della riflessione politica.
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Il comunicato approvato dall’assemblea:
Prima Assemblea del Centro-Sud contro lo Sblocca-Italia
Ad un mese dalla mobilitazione di Bagnoli del 7 Novembre, sull’onda delle mobilitazioni di questi mesi (da Potenza alle marce contro il biocidio) si è svolta la prima partecipatissima assemblea del centro-sud contro lo SbloccaItalia.
Un primo importante momento di confronto, con centinaia di partecipanti, tra realtà, organizzazioni, coordinamenti, comitati e resistenze territoriali con l’obiettivo di costruire unitariamente una campagna contro la legge SbloccaItalia, inserita all’interno di una generale aggressione del capitale alle condizioni di vita, economiche, sociali ed ambientali.
L’articolato del decreto è una raffica di misure per la svendita del patrimonio immobiliare pubblico, la deregolamentazione degli interventi edilizi, il rilancio indiscriminato delle grandi opere inutili, l’incentivazione degli strumenti finanziari a servizio della speculazione, la promozione degli impianti per l’incenerimento dei rifiuti, commissariamenti, l’agevolazione delle trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi, la proliferazione di gasdotti e gassificatori.
Passato con l’ennesima fiducia al Senato con l’accelerazione da parte dell’esecutivo, il governo con lo Sblocca-Italia è riuscito paradossalmente nell’intento di unire le tante vertenze territoriali.
L’esigenza di una campagna nazionale nasce non solo per includere le singole vertenze in un contenitore che le rafforzi ma anche e soprattutto a prefigurare un movimento effettivamente unitario che contrasti questo decreto nella sua interezza essendo inserito organicamente nella logica politica che ispira tutte le controriforme del governo Renzi sul lavoro, la scuola, la casa, il governo del territorio, i servizi locali: dal Jobs act alla Buona scuola, dalla legge Lupi sull’urbanistica al Piano casa.
L’assemblea esprime l’esigenza di costruire in maniera condivisa, con i tempi ed i passaggi opportuni, uno spazio di coordinamento che connetta tutte le vertenze in prospettiva di un superamento della pur positiva esperienza delle reti di mutuo soccorso.
Si valuta positivamente la proposta di una mobilitazione coordinata sui territori da realizzarsi entro fine Dicembre, possibilmente lo stesso giorno, per spingere le Regioni ad impugnare lo Sblocca-Italia di fronte alla Corte Costituzionale.
Sul piano organizzativo, e’ stata condivisa la proposta di costruire una assemblea nazionale attraverso assemblee di macro area. Il 14 dicembre si terra’ presso Pescara la assemblea delle realtà di Abruzzo, Molise e Marche. Per quanto riguarda il Sud, si e’ espressa l’esigenza di ampliare la rappresentatività dell’assemblea di oggi, lavorando ad un nuovo momento d’incontro anche con altre realtà meridionali; per tale incontro si e’ individuata la data del 18 gennaio, presso un luogo più baricentrico rispetto al sud quale la Certosa di Padula – Salerno. Attraverso questo appello ed i contatti con i comitati attivi del nord, si sollecita la convocazione di un assemblea di macro-area anche nel Nord. In modo da arrivare ad un assemblea nazionale verso la metà di Febbraio con la proposta all’ordine del giorno di una mobilitazione unitaria e nazionale contro lo Sblocca-Italia.
Ribadiamo che chi “devasta e saccheggia” è lo Stato, il quale mentre attacca le comunità che si oppongono ai processi speculativi assolve chi inquina ed uccide come nel caso del processo Eternit.
La generalizzazione delle lotte è la risposta politicamente più forte all’ondata repressiva che sta montando contro le esperienze di resistenza sui territori: dalla NoTav a Bagnoli, passando per le accuse ai NoTriv lucani, fino ai NoMuos.
Le varie iniziative che si svilupperanno sui territori già calendarizzate potrebbero condividere l’utilizzo di un unico canale comunicativo (anche attraverso hashtag in rete “No #SbloccaItalia”) che dia il senso della costruzione di un unico coordinamento inclusivo.
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Calendario delle iniziative sui territori
Sabato 13 Dicembre
Assemblea pubblica “StopBiocidio” all’Auditorium di Caivano
Manifestazione a Cagliari contro le servitù militare della Sardegna
Venerdi 19 Dicembre
Manifestazione “Difendiamo Taranto – No a Tempa Rossa” h 17:00 Zona Palamazzola
Per fine Dicembre – Manifestazione e Presidi a Pisticci ed altrove
Sabato 3 Gennaio Irpinia – Gesualdo
Manifestazione contro il Pozzo Gesualdo 1
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Prima Assemblea del Centro-Sud contro lo Sblocca-Italia
Partecipanti: Laboratorio Politico Iskra, Assise cittadina per Bagnoli, Coordinamento Studenti Flegrei, Stop Biocidio, Comitato No Inceneritore di Giugliano, Bancarotta/Lido Pola Bagnoli, Stop Tempa Rossa di Taranto, No Triv Potenza – Coordinamento Basilicata, Rap Molise, Zer081, Attac Napoli, StopTTip, Cantiere Sociale Chiaiano, Lab. Occ. Insurghencia, Coordinamento Nazionale No Triv – Sez.Basilicata, Communia Lazio, Rete Campana Salute Ambiente, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Coord. Regionale Acqua Pubblica Campania, Rete Ambiente e Salute Salerno, PRC Salerno, Laboratorio sociale per i beni comuni – Potenza, L’altra Europa/L’altra Campania, No Triv Sannio, No Triv Irpinia, Abruzzo Social Forum, Forum abruzzese – Movimenti per l’Acqua, Coordinamento Comitati Fuochi, Usb/Ross@, Usb – Gruppo di lavoro Società Partecipate, Radio Vostok, Isde Salerno, Isde Puglia, Laboratorio Politico Kamo.
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