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La terra trema di nuovo nel Messico centrale. 217 morti

Un terremoto di magnitudo 7,1 sulla scala Richter ha colpito il centro del Messico, compresa la capitale, 32 anni dopo il devastante sisma del 1985. I soccorritori continuano a lottare contro il tempo per trovare superstiti sotto le macerie di diversi immobili. E’ il terremoto il più grave e più mortale dopo quello del 19 settembre 1985, ha colpito il Messico esattamente a 32 anni dal sisma che provocò più di 10mila morti.

Il bilancio delle vittime è di 86 a Città del Messico, 71 nello Stato di Morelos, 43 in quello di Puebla, 12 nello Stato del Messico, 4 in quello di Guerrero e una in quello di Oaxaca. Sono quasi 4 milioni e 600mila tra case, negozi e altri edifici senza elettricità in Messico. Lo riferisce la compagnia elettrica nazionale citata dai media locali. La gran parte delle abitazioni senza elettricità si trovano nella zona della capitale e negli Stati di Guerrero, Morelos, Puebla, Oaxaca, e Tlaxcala. Tra le vittime ci sono anche 21 bambini di una scuola crollata nella capitale, mentre proseguono le ricerche per ritrovarne una trentina ritenuti ancora dispersi.

Lo scorso 8 settembre sempre in Messico almeno 61 persone erano morte a causa del terremoto di magnitudo 8,2 avvenuto al largo della costa pacifica del Messico. Gli stati più colpiti erano stati quelli di Oaxaca, di Tabasco e del Chiapas: a sud del paese, vicino al confine con il Guatemala.

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