Oltre 150 mila persone in più di cento città della Francia hanno partecipato domenica 27 gennaio a manifestazioni e flash mob per denunciare l’inazione dello Stato di fronte alla gravità dei cambiamenti climatici. A Parigi diverse organizzazioni cittadine nate nei mesi scorsi (tra cui Alternatiba, Collectif citoyen pour le climat, Rise for climate, Il y a encore temps) hanno radunato sotto una forte pioggia circa 8.500 persone a Place de la République per un “agorà” di dibattiti e proposte.
Le cittadine e i cittadini, di tutte le età – tra di loro, alcuni gilet gialli – hanno partecipato a cinque atelier di discussione: “Fine del mondo, fine del mese” si proponeva di elaborare proposte per una transizione ecologica attenta alla giustizia sociale, mentre altri gruppi discutevano di pratiche ecologiche a livello cittadino e dell’opportunità o meno di partecipare al Grande dibattito offerto da Macron.
Quest’assemblea popolare rientra nel quadro di simili azioni organizzate in tutta la Francia durante lo scorso fine settimana. Secondo le intenzioni delle organizzazioni ambientaliste, simili assemblee dovranno essere organizzate in tutto il paese con cadenza regolare ed includere tutti i soggetti sociali disponibili e interessati.
È stato lanciato un chiaro appello alla partecipazione allo sciopero del 15 marzo indetto dal movimento di protesta delle studentesse e studenti delle scuole superiori che – seguendo l’esempio dell’attivista svedese Greta Thunberg – stanno scioperano a migliaia ogni venerdì in diversi paesi del mondo.
Tra i presenti, in molti si sono dichiarati pronti ad intraprendere azioni di disobbedienza civile sul modello del movimento di origine britannica Extinction Rebellion: blocco di ponti e strade, occupazioni, forme diversificate di protesta per fare pressione sui governi e sui media, cercando al contempo di informare le persone sulla gravità della crisi ecologica e sociale che incombe.
Nella stessa giornata di domenica, circa 70 mila persone hanno partecipato a Bruxelles alla marcia europea per il clima. La manifestazione, svoltasi pacificamente, ha visto la partecipazione di persone di tutte le età, nonostante il brutto tempo. Il corteo, organizzato dal collettivo Rise for Climate, aveva come obiettivo quello di interpellare i capi europei, che a marzo si riuniranno a Bruxelles. Nella capitale belga, due giorni prima il movimento delle studentesse e studenti delle scuole superiori aveva portato in strada 35 mila persone.
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