“Le streghe della notte” è una storia poco conosciuta delle aviatrici sovietiche nella Seconda Guerra Mondiale.
Negli anni 30 in Unione Sovietica si sviluppò una vera passione per l’aviazione che portò molti giovani, uomini e donne ad iscriversi alle scuole di volo e agli istituti per l’Aviazione.
I requisiti indispensabili erano attitudini nel campo delle scienze esatte e perfetta efficienza fisica. La strumentazione di bordo era, a quei tempi, interamente manuale, la perizia nel loro uso, erano indispensabili per l’addestramento al volo.
Nel 1941, le donne che avevano conseguito il brevetto di pilota erano già migliaia. Molte di loro scrissero a Marina Raskova, per chiederle di sostenere la loro richiesta di andare al fronte, Marina era membro del Soviet Supremo e ottenne in seguito la Stella d’oro e varie onorificenze tra le quali quella di Eroe dell’Unione Sovietica. All’Accademia Militare presso la quale era pilota e istruttrice aveva addestrato molti generali dell’Armata Rossa, tra cui Zukhov e Cujkov difensori di Stalingrado e conquistatori di Berlino.
Il 1° dicembre 1941 si costituirono e prepararono per i combattimenti tre unità interamente femminili composte, non solo da piloti, ma anche navigatori, meccanici, motoriste, addette alle mitragliatrici e radio-operatrici, tutte donne, delle quali la più “vecchia” aveva 23 anni. I tre gloriosi reggimenti furono il 586° (caccia bombardieri) comandato da Tamara Kazarinova (ufficiale dell’aeronautica militare decorata con l’Ordine di Lenin), il 587° (bombardieri in picchiata) comandato dalla stessa Marina Raskova e il 588°, (per i bombardamenti notturni) comandato da Evdokiya Bershanskaya. Il 588 diventò famoso per il soprannome affibbiatogli dai tedeschi di “Streghe della Notte”, nomignolo portato infine con orgoglio dalle stesse aviatrici, visto il terrore che scatenava tra i piloti della Luftwaffe.
L’addestramento, che normalmente richiedeva tre anni, fu realizzato in sei mesi. Le lezioni comprendevano 10 materie e due ore di esercitazioni militari al giorno. I navigatori si alzavano prima delle altre allieve, dormendo al massimo 5 o 6 ore a notte. Le allieve meccanico lavoravano anche 15 ore al giorno in un clima che in Russia già in autunno è davvero rigido.
L’aereo sul quale volavano era il Polikarpov (Po-2) che mancava totalmente di strumentazione per il volo notturno e il puntamento.
Compirono in totale 30 mila missioni. Non mancarono tra loro gli assi dell’aviazione, tre di loro: Raisa Beliaeva, Valeriya Khomyakova e Evgheniya Prokhorova erano state componenti della pattuglia acrobatica femminile: la Piaterka, già attiva prima della guerra, e poi ci furono Lydia Litvyak, autrice dell’abbattimento di 14 aerei tedeschi, e Ekaterina Budanova e tante altre.
Oggi, delle eroiche aviatrici non resta in vita più nessuna. Ma la loro memoria va onorata e diffusa, poiché molto pochi in Europa e nel resto del mondo conoscono le loro gesta.
Oltre ad essere una gloriosa pagina di storia, ci dà lo spunto per esaminare almeno 2 aspetti della nostra attualità storica: i diritti delle donne e la pace tra i popoli, in particolare la situazione Ucraina e i rapporti tra le repubbliche del territorio che costituì l’Unione Sovietica.
Marina Rossi, la storica che ha scritto il libro “Le streghe della notte. Storia e testimonianza dell’aviazione femminile in URSS (1941-1945)”, ci racconta come l’odio etnico, che attualmente contrappone la Russia alla Cecenia o all’Ucraina, appariva alle ex combattenti come la negazione totale dei valori d’amicizia e di solidarietà, che le unirono negli anni della Grande Guerra Patriottica. Lo confermano nelle interviste che Marina Rossi ha raccolto nel corso degli anni nei suoi viaggi a Mosca.
Domenica 31 maggio 2015, alla Casa della Pasce, la Rete dei Comunisti organizza una Conferenza-spettacolo sulla storia delle “Streghe della notte”, sul ruolo determinante che ebbero nella sconfitta del nazifascismo e per esaminare, alla luce di questa esperienza la nostra attualità storica. Sarà proiettato un breve filmato sulle eroine. Interverranno Marina Rossi e Marco Santopadre di ritorno dal Donbass per illustrarci la situazione in Ucraina.
Al termine ci sarà una cena sociale a sottoscrizione. Appuntamento a Roma, domenica 31 maggio 2015 ore 17.30 Casa della Pace – via Monte Testaccio 22.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa