Nella suggestiva Arciconfraternita dei bergamaschi in Via di Pietra a Roma, si è svolta oggi l’affollata presentazione del libro “Rosa Blanca” curato dal professore della Sapienza Luciano Vasapollo e pubblicato dalla casa editrice Efesto.
Nel testo viene ricostruita la liberazione latinoamericana da Martì e Bolivar per arrivare fino alla situazione politica attuale del continente, con Cuba e Venezuela sotto il giogo imperialista della guerra economica imposta da Stati Uniti e Unione Europea.
Nel suo intervento Luciano Vasapollo ha dato la sua totale solidarietà a Telesur, emittente che ogni giorno combatte contro le manipolazioni imperialiste e oggi sotto attacco dal golpista Guaidò. In questi 2 minuti un quadro della situazione geopolitica attuale. “85% dei proventi petroliferi oggi vanno al popolo in Venezuela. E a data 31 dicembre 2019 sono state consegnate ai lavoratori del Venezuela 3 milioni di abitazioni attrezzate. 3 milioni!”
Scrive Nazareno Galiè sul Faro di Roma:
Il volume che ha come sottotitolo “Martí e Bolívar per l’alternativa di una futura umanità” raccoglie anche i contributi di uomini politici, come il cancelliere Jorge Arreaza, oltre che di intellettuali italiani e latino americani. Fra i 38 articoli raccolti da, Vasapollo nel volume, è presente anche la voce di uomini di Chiesa, come il gesuita, Numa Molina, e di un vaticanista esperto come il direttore di FarodiRoma Salvatore Izzo. Sono intervenuti anche il sociologo Paolo De Nardis, presidente dell’istituto San Pio V, il docente di geopolitica vaticana Piero Schiavazzi, lo scrittore don Mauro Leonardi e il presidente del corso di Laurea in Scienze del Turismo della Sapienza Ferdinando Martinez.
Nel corso dell’incontro si sono ricordati i padri fondatori della Nuestra America, Martí e Bolívar, la cui eredità è stata trasmessa agli eroi rivoluzionari Hugo Chavez e Fidel Castro, ed è stato discusso in particolare il rapporto tra la rivoluzione bolivariana e la spiritualità cristiana. Il presidente Chavez non fu solamente un uomo politico, animato dalla volontà di restituire al popolo la sovranità, svenduta da oligarchie avare a multinazionali senza scrupolo, ma è stato anche un cattolico fervente, che recepì il messaggio di Gesù di vicinanza agli ultimi e agli sfruttati.
Ed è stata ricordata l’importanza dell’eredità di Bolívar per Papa Francesco, il quale ha sempre sostenuto e continua a sostenere, in linea con la tradizione diplomatica vaticana, l’indipendenza dei popoli latino americani, in un’ottica che guarda al multilateralismo e al dialogo come pilastri di un ordine internazionale giusto e non inquinato dalle pretese degli attori più arroganti. Si è ricordato, infine, come Francesco abbia sempre riconosciuto le legittime istituzioni venezuelane nate dalla rivoluzione bolivariana e confermate da elezioni democratiche.
“Rosa Blanca”, il cui testo è stato donato da Vasapollo al Papa pochi giorni prima di Natale, offre una solida mappa per orientarsi nel complesso mondo della Nuestra America. Riconoscendo il valore della cultura popolare e istituzionale promossa dalle esperienze di Castro e Chavez, analizza le correnti di pensiero, materialiste e cristiane, che si sono unite nel processo rivoluzionario. Uno sguardo attento al Sud del mondo è un dovere per gli intellettuali che combattono per l’egemonia culturale dei subalterni, l’unico modo per fondare una società priva di ingiustizie, in linea con l’insegnamento di Antonio Gramsci.
* da L’Antidiplomatico
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