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Cià Massimì… Ci lascia Massimo Staich. scenografo, poeta, compagno

Questo biennio 2020/2021 sembra volerci inaridire l’anima.

Come una terra senz’acqua, i nostri occhi non hanno più lacrime. Ci lascia anche Massimo Staich. Un uomo che ha attraversato la vita con lo stupore nello sguardo.

Quello sguardo che sembrava avvolgerti del suo fanciullesco, bizzarro umorismo.

Che pacato, riposava tra le pieghe di due occhi naif, accesi di curiosità e allegria.

Che avvolto dall’incanto, sfuggiva alla miseria del quotidiano per volteggiare tra gli astri della luce e lo spazio malinconico di un palco. Tra la polvere lignea di una scena.

Se ne va un amico sincero. Intelligente, dolce, scanzonato.

Un sognatore del teatro, che con il suo tratto surreale ci ha regalato scenografie capaci di approdare alle dimensioni dell’altrove, aprendo porte della percezione inesplorate ai nostri inconsci.

Un poeta della vita, che sembrava figlio di altri mondi. Di altre strade.

Ci eravamo incontrati pochi mesi fa, l’ultima volta. E come sempre, ci siamo abbracciati, promettendoci di fare una cenetta insieme.

Una pizza e del buon vino. Discorrendo di teatro, arte, letteratura, e ovviamente di politica.

Poi le notizie non buone ma sempre piene di speranza dalla tua Marina, compagna di vita e di giochi. Un amore nutrito da comuni passioni e complicità minuziose.

Dal sottile piacere dell’amicizia intima e della reciproca sensualità. Traboccante di complice ironia.

Due anni fa, mi avevi persino prestato le tue stampelle e con quelle ho camminato, dopo l’intervento di protesi alle anche. Un problema che ci aveva riguardato entrambi.

Non ti sentivo e non ti vedevo da tempo. Ieri, hai voluto andartene in silenzio. Discreto e signorile com’eri. Quasi scusandoti per non aver potuto salutare gli amici.

Ti ho voluto tanto bene brò. Ci vedremo dietro lo specchio. Io non mi ricordo niente.

Anzi, mi ricordo tutto…

Cià Massimì. ‘Nu bacio!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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1 Commento


  • Alessandra Necco

    Sigh.

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