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Israele e Colombia. Dio li fa e poi li accoppia

Nelle ultime rivelazioni pubblicate da Wikileaks, sono stati riportati alcuni significativi dettagli in merito alla collaborazione militare tra il regime colombiano ed Israele. Nei documenti si riporta una lettera del 2008 dell’allora Ambasciatore statunitense a Bogotà in cui si descrive la richiesta fatta ad Israele per l’addestramento di forze speciali colombiane in funzione anti FARC e contro le minacce esterne, in particolare contro Venezuela ed Ecuador.

Su quanto pubblicato da Wikileaks si riporta anche il rapporto, dell’ex ambasciatore Usa, sugli accordi commerciali per l’acquisto di armamenti da parte del Ministero della Guerra colombiano, rapporto da cui si evince che il maggior partner commerciale è proprio Israele, la quale fornisce circa il 38% degli armamenti dell’esercito colombiano.

La collaborazione militare tra i due stati, rappresentanti degli interessi dell’imperialismo statunitense in due regioni strategiche come Medio Oriente e America Latina, è nota sin dagli anni 80, ma si è rafforzata negli ultimi anni con una crescente presenza di militari sionisti nelle rappresaglie dell’esercito colombiano.

Tutto ciò non meraviglia molto. Infatti a partire dal dopoguerra, l’appoggio militare israeliano alle dittature dell’America Latina è sempre stato determinante, con il ruolo del Mossad, servizio segreto israeliano, nell’organizzazione dei colpi di stato, nella formazione e addestramento delle forze militari e para militari dei regimi reazionari di quel continente.

Il ruolo che Israele ha svolto nel movimento controrivoluzionario e terrorista in Nicaragua, Honduras e Guatemala è stato fondamentale, come importante è la parte che Israele ha avuto nell’ultimo colpo di stato in Honduras, del giugno 2009, per addestrare l’esercito honduregno all’uso della violenza e dell’assassinio selettivo. Il regime del golpista Micheletti ha assunto ufficiali israeliani, come denunciato dal Comitato per i Diritti Umani dell’Honduras (CODEH).

Anche nel tentativo di colpo di stato in Venezuela contro Chavez, del 2002, c’è stato lo zampino di Israele. Una inchiesta condotta dalle autorità venezuelane, ha rivelato il ruolo svolto nella cospirazione contro Chavez da un imprenditore di origine israeliana, Isaac Perez Recao, proprietario di un’impresa di sicurezza privata, fuggito in USA dopo il fallimento del golpe.

Attualmente diverse società israeliane legate ai servizi segreti di quel paese, continuano ad operare nel continente latino americano, contro i movimenti che sostengono i governi progressisti di quell’area, in particolare nelle aree vitali per gli interessi economici e politici degli Stati Uniti e di Israele.

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