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Yemen: 10 morti a Taiz

Uomini in borghese armati hanno aperto il fuoco contro i manifestanti a Hodeida, città portuale nello Yemen occidentale, che da ieri sera presidiano le strade per protestare contro la repressione a Taziz. Ci sarebbero alemno 400 feriti.

Secondo fonti mediche il bilancio delle vittime a Taiz – nel sud – è di almeno cinque morti.

Secondo altre fonti, però, i morti sarebbero dieci; cinquanta i feriti. Circa 200 sono invece le persone ricoverate in altri ospedali perché intossicate dal fumo dei gas lacrimogeni lanciati dagli agenti contro i manifestanti, che da giorni stazionano nella piazza al-Hurria della città per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh.

La paura di non riuscire a contenere il contagio ai propri confini ha spinto le monarchie arabe del Golfo, riunite nel consiglio per la cooperazione (Ccg), a offrire stanotte la propria mediazione tra il governo yemenita e l’opposizione per risolvere la crisi politica nel Paese. L’organizzazione riunisce l’Arabia saudita, il Bahrein (invaso da forze militare saudite, nelle scorse settimane, per reprimere le manifestazione popolari), gli Emirati arabi, l’Oman, il Qatar e il Kuwait.

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