Il feretro di Vittorio Arrigoni, ucciso la scorsa settimana a Gaza, è arrivato ieri sera all’ospedale italiano del Cairo, dopo la cerimonia funebre celebrata al confine fra la Striscia di Gaza e l’Egitto su quel valico di Rafah che ha segnato in questi anni di assedio dela Striscia l’unica e contrastata possibilità di entrare e uscire da Gaza. Vittorio ha lasciato Gaza, per l’ultima volta, passando attraverso il valico di Rafah e non attraverso Israele, come chiesto dalla mamma e come avrebbe voluto Vik stesso.
Nel tardo pomeriggio di oggi, è prevista la camera ardente, sempre presso l’ospedale italiano al Cairo. Gli amici e gli attivisti del movimento di solidarierà con la Palestina hanno convocato una veglia di commemorazione, nella serata di oggi.
Arriverà all’aeroporto di Fiumicino mercoledì 20 aprile, intorno alle 19,30, la salma di Vittorio Arrigoni.
Per accogliere Vittorio Arrigoni con il dovuto affetto verso un attivista che ha dedicato la sua vita ai diritti del popolo palestinese, c’è un appuntamento domani a Roma, all’aereoporto di Fiiumicino nella zona Cargo City alle ore 19.00. “Un fiore e una kefija per Vittorio” è l’indicazione con cui gli attivisti del movimento di solidarietà con la Palestina accoglieranno la salma.
La voce di Maria Elena, intervistata da Radio Città Aperta:
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