A Milano da sabato gli attivisti dei movimenti No War non si sono praticamente fermati un attimo Sit in, cortei, assemblee e oggi alle 18.00 saranno di nuovo in piazza davanti ai consolati di USA e Francia. Netta la denuncia contro le potenze della Nato che stanno bombardando la Libia ma anche quella contro le complicità italiane nella guerra. “La supina adesione della coalizione di centro-sinistra alla aggressione definita “necessaria e legale” dai propri leader che si candidano a sostituirsi, quali partners fidati, al governo Berlusconi ormai in fase decadente” denunciano gli attivisti No War milanesi. “Dopo le mobilitazioni di questi giorni, crediamo profondamente sbagliato accettare l’imposizione di una posizione contro la guerra che dia credito alle scelte dell’ONU”. Dello stesso tenore le indicazioni dei No War fiorentini che hanno convocato per oggi pomeriggio alle 18.00 un presidio davanti alla Prefettura in via Cavour “ Il governo italiano, dopo qualche tentennamento iniziale, ha dichiarato di voler condurre questa guerra da protagonista. Ha messo numerose basi a disposizione della “coalizione dei volenterosi” armando i propri stormi, facendo salpare le proprie navi e offrendo Napoli come luogo di direzione per le operazioni militari NATO” affermano nel volantino che distribuiranno oggi ai fiorentini.Anche i no war di Firenze non fanno sconti a sinistra “ In continuità con l’impegno nella guerra in Jugoslavia il Partito Democratico ha scelto di sostenere con convinzione le scelte belliche del governo Berlusconi”. E questo rappresenta uno dei nodi con cui i movimento controla guerra dovrà fare i conti nelle mobilitazioni dei prossimi giorni.
A Roma invece i partiti della Federazione della Sinistra danno appuntamento davanti al Senato per oggi alle ore 15.00
Ma altre manifestazioni di protesta contro l’attacco militare sulla Libia sono già in cantiere nei prossimi giorni. Significative le iniziative di giovedi 24 marzo davanti all’aereoporto militare di Trapani e a quello di Capodichino (Napoli) sede del comando operativo dei bombardamenti sulla Libia, mentre a Roma sempre giovedi pomeriggio si tornerà davanti a Montecitorio in occasione del dibattito parlamentare sulla guerra in Libia.
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