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Libia. Gheddafi a Misurata gioca la carta delle tribù locali

Il regime libico ha deciso di ritirare le sue forze dall’area intorno alla citta’ assediata di Misurata e lasciare la gestione del rapporto con i ribelli alle tribu’ locali. E’ quanto aveva detto questa mattina un funzionario del regime ad Al Jazeera . L’esponente del regime ha infatti spiegato che le comunita’ locali intorno a Misurata hanno dato alla Libia un ultimatum per finire velocemente il conflitto con i ribelli. Visto che questo ultimatum non sarebbe stato rispettato, le tribu’ vorrebbero gestire la questione. Un militare del regime, catturato dai rivoltosi, aveva riferito che venerdì era arrivato l’ordine del ritiro dal Colonnello in persona. La sua dichiarazione aveva confermato quanto anticipato dal viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaim, sulla volontà del regime di affidare le decisioni sul controllo della terza città libica alle tribù locali. In precedenza il viceministro Kaim aveva sottolineato in tv che i raid del Patto Atlantico avevano impedito ai lealisti di riprendere Misurata, e che i leader tribali avevano dato un “ultimatum” all’esercito fedele a Gheddafi. Kaim ha spiegato che le tribù avevano fissato a Tripoli una scadenza per la riconquista di Misurata, e che una volta superata avrebbero gestito direttamente la situazione. “Se non riescono a risolvere il problema a Misurata allora la popolazione della regione subentrerà”, aveva spiegato Kaim. Poi ha confermato: “La situazione a Misurata sarà affrontata dalle tribù e dalla popolazione e non dall’esercito libico”.

Due giorni dopo aver annunciato la decisione di utilizzare i droni, gli Stati Uniti sono passati all’azione . Gli Usa hanno deciso di impiegare in Libia due dei 48 droni di cui dispongono le forze armate Usa conducendo un raid con gli aerei teleguidati a distanza. Si tratta di Predator dotati di missili Hellfire. Il Pentagono, nel primo pomeriggio di oggi, ha confermato che è stato condotto il primo raid con il Predator, ma non sono stati forniti dettagli riguardo all’obiettivo. Sempre oggi un nuovo raid aereo della Nato su Tripoli ha colpito un terreno poco distante dalla residenza di Gheddafi, a Bab-al-Azizia. Fonti governative hanno riferito che nel bombardamento sarebbero morti tre civili. La Ue e la Nato studiano da due settimane la possibilità di organizzare un’operazione militare destinata a proteggere l’invio di aiuti umanitari a Misurata. L’Onu, però, non intende chiedere per il momento il dispiegamento dei militari messi a disposizione dall’Unione europea per garantire corridoi umanitari in Libia, per il timore di mettere a rischio il personale civile.

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