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Libia. Attentato vicino alla sede del CNT di Bengasi

Un’auto imbottita di esplosivo è stata fatta saltare in aria ieri sera a Bengasi nei pressi della sede del Consiglio Nazionale di Transizione libico (Cnt), il “governo” dei ribelli. L’attentato, il primo di questo genere dall’inizio della guerra civile, non ha provocato morti ma, secondo notizie non confermate, ci sarebbero stati due feriti. La deflagrazione inoltre ha causato notevoli danni nella zona dove l’auto era stata abbandonata, a circa 200 metri dal Palazzo di Giustizia di Bengasi che ospita attualmente gli uffici del Cnt.

L’esplosione è avvenuta alle 20:45. Centinaia di persone, alcune armate di fucili e pistole, sono accorse sul posto e certuni hanno subito puntato il dito contro le forze fedeli al governo di Tripoli.

Il portavoce militare del Cnt, Ahmad Omar Bani ha poi confermato che «si è trattato di un’autobomba». Da quando lo scorso febbraio ha preso il via la guerra civile contro il regime di Tripoli, è la prima volta che nel cuore di Bengasi, diventata la “capitale dei ribelli”, fa la sua comparsa l’autobomba. L’attentato è avvenuto a due giorni dalla riunione del Gruppo di contatto sulla Libia in programma per domani a Roma. All’incontro parteciperà anche il Cnt, ormai riconosciuto dall’Italia come unico interlocutore politico in Libia. Uno dei temi discussi sarà certamente quello dei finanziamenti.

Sul fronte degli scontri la giornata di ieri è stata relativamente tranquilla se si fa eccezione per l’attacco che, secondo i ribelli, i lealisti hanno sferrato a colpi di razzi Grad contro la cittadina di Zintan, non lontano dal confine con la Tunisia. Un portavoce degli insorti a Misurata, inoltre, ha parlato di un raid della Nato contro le forze governative che stanno cingendo d’assedio la terza città della Libia.

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