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Protezione dei civili: chi li salva e chi li lascia morire

Mentre a Lampedusa poliziotti e volontari stanotte si sono gettati in mare per salvare i profughi naufragati sugli scogli, le navi della Nato ignorano quelli che stanno morendo in mezzo al mare ma affermano di bombardare la Libia “per proteggere i civili”.

Secondo una inchiesta del quotidiano britannico The Guardian, deecine di migranti africani sarebbero stati lasciati morire di fame e di sete nel mar Mediterraneo, dopo che unità navali della Nato hanno ignorato le loro richieste di aiuto.

L’episodio sarebbe avvenuto a fine marzo e riguarda un’imbarcazione di 72 migranti, tra cui donne e bambini, lasciata per 16 giorni in balia delle onde. Soltanto 11 di loro riuscirono a salvarsi, di questi poi uno è morto subito dopo, un altro è deceduto nella prigione libica di Zeitan.

Stando all’inchiesta del The Guardian, la nave di profughi africani in questione sarebbe salpata da Tripoli il 25 marzo, ma dopo diverse ore di navigazione avrebbe accusato problemi; le persone a bordo erano riuscite a contattare un prete eritreo che vive a Roma, il quale aveva contatta la Guardia Costiera italiana che a sua volta avvisa le autorità competenti. Un elicottero militare, di cui non si conosce la nazionalità, ha lanciato acqua e cibo e promesso soccorsi che non sono mai arrivati. Italia e Malta si rimbalzano la patata bollente, ma la drammatica vicenda non finisce qui. Una portaerei della flotta della Nato che controllano massicciamente il Mediterraneo davanti alle coste libiche, precisamente la “Charles de Gaulle” francese, avrebbe avvistato la nave dei disperati, invia alcuni jet in ricognizione sulla loro barca, i neonati vengono alzati al cielo in segno di aiuto, poi ha fatto finta di nulla. I morti di questa triste e ben occultata vicenda sono una sessantina. Le autorità francesi prima hanno negato, poi di fronte ai riscontri presentati dal The Guardiana hanno risposto con un no comment.

La protezione dei civili è ampiamente prevista dal diritto internazionale, ma mentre a Lampedusa abbiamo visto all’opera il suo lato coerente e migliore, nei bombardamenti della Nato sulla Libia vediamo solola profonda distorsione e violazione del diritto internazionale stesso.

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