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Yemen. Saleh ricoverato a Riad

Il vicepresidente dello Yemen, Abd-Rabbu Mansour Hadi, avrebbe assunto temporaneamente la carica di presidente e il comando supremo delle forze armate del Paese. Lo dice l’emittente televisiva araba Al Jazira. Il presidente Ali Abdallah Saleh è rimasto infatti ferito ieri, durante un attacco dei dissidenti al palazzo di Sanaa, e le sue condizioni di salute, da allora, sono state oggetto di diverse speculazioni.

La conferma è poi arrivata dall’Atabia Saudita. Saleh è sceso da solo dall’aereo che lo ha trasportato a Riad per cure mediche, ma presentava evidenti ferite al collo, alla testa e al volto. Lo ha detto all’agenzia Reuters una fonte ufficiale che ha chiesto di restare anonima e che aveva confermato l’arrivo in Arabia Saudita del controverso capo dello stato yemenita. Secondo la fonte, Saleh è giunto nella capitale saudita con un aereo ambulanza seguito da un secondo apparecchio con a bordo una delegazione di 35 persone. Un terzo velivolo in arrivo dallo Yemen è atteso nelle prossime ore. Secondo Al Jazira, il capo dello stato yemenita, che venerdi è rimasto ferito in un attacco dei ribelli contro il palazzo presidenziale di Sanaa, è stato trasportato in un ospedale militare.

Saleh ha dunque raggiunto gli altri cinque alti esponenti del regime già ricoverati ieri nel vicino regno arabo. Tra questi, il premier Ali Mujawar, secondo alcune fonti, sarebbe «clinicamente morto». 

Riad rientra così direttamente nella contesa tra forze lealiste e le milizie tribali alleate dell’opposizione, visto che – nella nuova situazione – è riuscita a strappare un cessate il fuoco alle parti in lotta.

Ma non per questo i combattimenti si sono interrotti. «Dieci persone sono morte e 35 sono rimaste ferite nei bombardamenti da parte della Guardia repubblicana contro la residenza» di sheik Hamid ha detto all’Afp un responsabile del suo ufficio. Sheikh Hamid è il fratello del potente capo tribale Sadek al-Ahmar le cui forze sono da due settimane coinvolte nei sanguinosi combattimenti con le forze del contestato presidente Ali Abdallah Saleh. La casa di Hamid -che è un influente uomo d’affari e un dirigente del partito islamico al-Islah- e quella di suo fratello Mizhij così come la residenza del generale dissidente Ali Mohsen al-Ahmar sono state bombardate ieri dalla guardia repubblicana, in risposta all’attacco contro la moschea del palazzo presidenziale durante il quale è rimasto ferito anche il presidente Saleh, mentre sette persone sono morte.

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