I russi dicono che il missile che ha colpito l’ospedale pediatrico a Kiev sia stato sparato da una postazione del sistema Nasams, in dotazione alla contraerea ucraina. Zelensky dice che il missile è russo, gli USA appoggiano questa tesi, cui si sono subito accodati i paesi della Nato.
L’ONU sostiene la tesi dell’“alta probabilità” che il missile sia russo.
L’insistenza con cui viene ripetuta la tesi, senza che nessuno metta in atto un minimo di indagine su cosa sia realmente accaduto, fa sorgere il dubbio che si tratti di una straordinaria occasione propagandistica in occasione del vertice NATO di Washington, nel quel si stanno prendendo misure, costose e pericolose, che tendono inesorabilmente a far salire il livello dello scontro in Ucraina.
Da quando la guerra è uno strumento per imporre scelte politiche – cioè da sempre – la menzogna, la manipolazione, la propaganda sono state le vere armi di distruzione di massa, hanno ferito a morte la verità, intossicato intere opinioni pubbliche, avvelenato la politica, la diplomazia, la storia.
Il fatto stesso che ci troviamo di nuovo in una situazione del genere non solo è un sintomo della gravità del pericoli che stiamo attraversando, ma dice con chiarezza che lo scontro Occidente contro Oriente è vissuto come inevitabile strategia, per la quale ogni mezzo è buono per imporre quell’egemonia mercantile, finanziaria, energetica, manifatturiera che gli USA credevano di poter detenere per sempre.
Su questa scelta strategica, che si trascina dietro l’Europa, sta andando in pezzi la stessa democrazia di cui l’Occidente si sentiva l’unico, vero, irriducibile detentore.
Contro quell’ospedale pediatrico di Kiev non è caduto un missile ucraino sparato da un sistema di difesa aerea manovrato in modo maldestro; forse neanche un missile da crociera russo che ha mancato il bersaglio.
Su quei bambini si è schiantato un pezzo di storia contemporanea, della nostra storia; essi sono vittime di scelte politiche, diplomatiche e strategiche che sono sfuggite di mano al controllo democratico.
Se non ci decidiamo a riprenderci la storia, la politica, la cultura democratica finirà presto che non decideremo più nulla.
Saremo inebetiti spettatori di scelte che ogni giorno che passa stanno diventando una vera e propria concezione autoritaria e bellicista dell’esercizio del potere, in una spirale che cerca di accelerare l’avvicinarsi di scontri sempre più violenti e sanguinari.
E da spettatori saremo vittime della nostra inerzia.
* da Beh, Buona Giornata
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Paolo Santini
Trovo sbagliato il taglio dell’articolo. Sono girati in rete video dai quali si evince che il missile che ha colpito l’ospedale pediatrico era del tipo di quelli usati dalla contraerea ucraina, e i danni causati all’ospedale erano relativamente lievi rispetto a quelli che sono stati prodotti dai missili lanciati dai russi nell’attacco. E’ certo che le vittime di quell’ospedale sono vittime delle scelte di chi comanda la Nato (e dei govern vassalli). Ma sostenere che non è certa la “paternità” del missile che ha colpito l’ospedale, significa mistificare la realtà, ed allontanarsi da essa.
Redazione Roma
Anche affermare cose ancora prima di averle potute verificare allontana dalla realtà, e questo non serve a nessuno e in nessun caso
Pasquale
L’indifferenza di tanta gente, dal ricco oligarca al contadino, che sente le guerre, i genocidi, la fame , la carestia e soprattutto la morte incolpevole di tanti cittadini specialmente bambini, lontane molto lontane. Rincoglioniti dalla propaganda bellica, senza capire che se non fermeremo tutti i signori della guerra, assassini criminali, e soprattutto se la politica non cambierà registro, perchè la guerra non è mai la soluzione, col tempo toccherà tutti, nessuno escluso. Il mondo scivola nella barbarie e la conseguenza sarà l’estinzione di intere civiltà… “da spettatori saremo vittime della nostra inerzia”.
Tiberio
A me bastò la vicenda Bucha: 33 gg di occupazione senza un fotogramma e una settimana dopo che i russi se ne sono andati vengono diffuse immagini con un morto che muoveva un braccio, a meno che non si trattasse di un prodotto dell’intelligenza artificiale più che dubbi vado a certezze… io posso vedere tutti i giorni attraverso i satelliti dove ho parcheggiato l’auto.
33 giorni di buco, non 33 minuti.
Mauro
La verità ce la dice Rainews24 la quale inviata,con la voce rotta dalla commozione,domanda ad un bambino ferito(?)che era ricoverato in quell’ospedale,che aveva addirittura ripreso con il cellulare il missile,di chi fosse…il bambino rispose :Russo…il pubblico a casa, con le lacrime agli occhi,giudicò mostruoso un atto del genere e condannò senza se ne ma il genocida dittatore Putin…
Bernardino Marconi
Ora il vertice NATO ed ecco accompagnato dalla guerra propagandistica a senso unico del missile russo sull’ospedale pediatrico, siamo ormai abituati a queste informazioni che suscitano clamore per creare il mostro. Chi può verificare se la notizia corrisponde a verità? Chi può smentire se l’informazione dell’altra parte è vietata?
Paolo
se i russi avessero voluto attaccare i civili lo avrebbero fatto da tempo con ogni ben di dio di bomba: da quelle a grappolo alle termobariche alle Fab. è chiaro dalle foto che è un missile americano usato dalla contraerea e poi, soprattutto, se fosse stato un missile balistico russo dell’ospedale non sarebbero restate neanche le briciole. anche il manifesto sostiene pateticamente le tesi degli oligarchi anglosassoni, ormai nessun giornalista italiano è più meritevole di essere letto…
Mauro
Il Manifesto…capirai…che te lo dico a fare…