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Afghanistan. Ucciso un altro soldato francese. La guerra rovina il 14 luglio di Parigi

 

Ultim’ora. Uccisi dalla Nato altri sei civili afghani. Nel giorno in cui l’Onu denuncia l’escalation delle vittimecivili

Sei civili afgani sono stati uccisi nelle prime ore di oggi durante un’operazione della forza della Nato in Afghanistan (Isaf) nella provincia orientale di Khost. Lo ha annunciato il portavoce delle autorità provinciali. L’Isaf da parte sua ha affermato in un comunicato di aver ucciso sei insorti durante un’operazione in questa zona, fra i quali una donna che aveva aperto il fuoco su di loro.

L’Afghanistan rovina la festa nazionale francese del 14 luglio. Ucciso un soldato delle forze speciali

Dopo i cinque morti di ieri, un sesto soldato francese sarebbe rimasto ucciso oggi in Afghanistan, nell’attentato a Kandahar. Lo afferma il sito on-line del quotidiano Ouest-France. La notizia è stata diffusa dal sito proprio mentre è in corso la sfilata militare del 14 luglio sugli Champs-Elysees, a Parigi. Secondo Ouest-France, a morire nell’attentato contro la moschea di Kandahar stamattina sarebbe stato un membro del commando forze speciali. La festa nazionale del 14 luglio, ha detto Sarkozy, si svolge in un’atmosfera di «crudele lutto».

Le morti di civili afgani hanno raggiunto il livello più alto, in aumento del 15% rispetto al primo semestre del 2010, per via delle bombe piazzate lungo le strade e degli attentati suicidi, dell’intensificarsi degli scontri e dei raid aerei. Il conflitto in Afghanistan ha causato la morte di oltre 1.400 civili nei primi sei mesi del 2011, il 15 per cento in piu’ rispetto alla prima meta’ del 2010. La Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) dice che nei primi sei mesi del 2011 i civili morti in episodi legati al conflitto sono stati 1.462. Ben 368 civili sono rimasti uccisi a maggio, il mese con il piu’ alto numero di vittime dall’inizio del conflitto . L’Unama attribuisce la responsabilità dell’80% di queste morti – quasi un terzo in più che nello stesso periodo dello scorso anno – agli insorti, ma i dati sugli effetti dei raid della Nato smentiscono questi dati.

E’ rientrata questa mattina a Roma la salma del caporal maggiore Roberto Marchini, ucciso martedì scorso dall’esplosione di un ordigno in Afghanistan. L’aereo C130 dell’Aeronautica militare che ha riportato in Italia è atterrato all’aeroporto di Ciampino. Ad accogliere il feretro del militare dell’Ottavo reggimento Genio Folgore di stanza a Legnago, la famiglia del soldato e le alte dell’esercito e dello Stato, tra cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Letta e il ministro della Difesa, La Russa. Due esplosioni hanno intanto avuto luogo oggi a Kandahar, una all’interno ed una nei pressi di una moschea mentre aveva luogo una funzione religiose per il fratello del presidente Hamid Karzai ucciso due giorni fa. Secondo le prime informazioni, almeno quattro persone sono rimaste uccise, tra queste un alto esponente religioso. Diversi i feriti in un bilancio che sembra destinato ad aggravarsi.

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1 Commento


  • Lo Re

    Hanno iniziato la guerra gl’ americani, adesso ci siamo noi lacché a pagare col sangue la loro ritirata. Siamo diventati schiavi mercenari in conflitti che non c’ appartengono.

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