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Freedom Flotilla. Espulsi da Israele gli attivisti sequestrati

In Italia oggi ci saranno manifestazioni di protesta e di sostegno agli attivisti della “Dignitè” a Roma, Milano, Trieste, Salerno, Brindisi. Domani a Firenze. Sulla vicenda dell’abbordaggio e del sequestro israeliano in acqua internazionali, il senatore Stefano Pedica, dell’Italia dei Valori, ha preso la parola in Senato: “ La marina da guerra israeliana ha abbordato la nave francese Dignité, della Freedom Flotilla 2, in acque internazionali, sequestrando il battello diretto a Gaza e tutti i passeggeri. Il dipartimento immigrazione del ministero dell’interno israeliano ha già diffuso una nota secondo cui gli attivisti saranno accusati di essere entrati in Israele “illegalmente” – pur essendo stati portati con la forza e contro la loro volontà in Israele – e quindi deportati; potranno scegliere se essere messi su un volo di rientro nei rispettivi paesi o aspettare di comparire davanti a un giudice e nel frattempo essere rinchiusi in centri detentivi. Chiediamo al governo italiano di intervenire per l’immediata liberazione dei pacifisti illegalmente sequestrati, che si trovavano in acque internazionali e non avevano nessuna intenzione di entrare in Israele, bensì di raggiungere il territorio palestinese della Striscia di Gaza. Chiediamo anche di sapere se e quali iniziative il governo italiano voglia intraprendere per far cessare l’assedio israeliano nei confronti della popolazione civile di Gaza, sottoposta da anni ad un embargo inumano ed illegale“.

A bordo della Dignité si trovano attivisti francesi, greci, svedesi e canadesi, oltre ad una troupe di Al Jazeera ed alla giornalista israeliana Amira Hass, del quotidiano Haaretz.

La Freedom Flotilla Italia invita a manifestare contro questo ennesimo crimine dello Stato di Israele e per esigere l’immediata liberazione dei pacifisti sequestrati illegalmente, come illegale è l’assedio israeliano della Striscia di Gaza, dove oltre un milione e mezzo di persone sono costrette a vivere in un’immensa prigione a cielo aperto. A Roma, l’appuntamento per gli amici della Palestina, della pace e della giustizia è per mercoledì 20 luglio, alle 18.00, davanti all’ambasciata israeliana in Via Michele Mercati.

La Dignitè nel mirino delle navi militari israeliane (guarda il video)

http://www.jpost.com/VideoArticles/Video/Article.aspx?id=230024

Qui a seguito un comunicato urgente della Freedom Flotilla II

La Dignité all’ultima tappa del viaggio a Gaza
La piccola barca francese porta un messaggio che non potrà essere ridotto al silenzio

19 luglio 2011 – ore 6.00 ora locale in Palestina

ATENE – Il Comitato Direttivo della Freedom Flotilla 2 – Stay Human è in grado di confermare che, dopo aver gettato l’ancora in acque internazionali durante la notte, la barca battente bandiera francese Dignité – Karama ha intrapreso l’ultima tappa del suo viaggio a Gaza. Auguriamo buon viaggio a tutti quelli a bordo e speriamo che Israele non sbarri la rotta al battello, il cui obiettivo è quello di attraversare un blocco navale illegale ed immorale imposto alla Striscia di Gaza.
Se il battello ha potuto proseguire la sua missione, è in gran parte perché la Dignité ha iniziato il suo viaggio da un porto francese ed il governo francese si è rifiutato di interferire in questa iniziativa della società civile, centrata sui diritti umani. La Dignité ed i suoi passeggeri – provenienti da Francia, Canada, Grecia, Svezia e Tunisia – rappresentano  una flotta cui è stato impedito di partire con atti di sabotaggio e con la complicità del governo greco con Israele nelle sue violazioni dei diritti umani e nelle sue politiche verso Gaza, che il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha definito come “punizione collettiva”.  Ma rappresentano anche la ferma determinazione del movimento che sostiene la Freedom Flotilla, deciso a navigare fino alla rottura del blocco. L’idea che la Freedom Flotilla 2 possa essere fermata indica l’incomprensione della natura di questo movimento non violento e della forza che lo anima.  
Malgrado alla maggior parte delle navi sia stato impedito di lasciare i porti greci, la Flotilla è riuscita a mettere in evidenza la natura perversa della politica di Israele verso Gaza. Nonostante ufficiali dell’esercito israeliano abbiano ammesso che i battelli non trasportano armi, i leader israeliani hanno mostrato la loro volontà di ricorrere all’intimidazione, alle menzogne, al ricatto economico, alle minacce di violenza ed al sabotaggio per fermare le navi. Questo dimostra con evidenza che il blocco israeliano di Gaza non ha nulla a che vedere con la “sicurezza”, ma è concepito per punire il popolo palestinese, privandolo della libertà e tagliandolo fuori dal resto del mondo.  
Israele si crede intoccabile e continua con i suoi insulti all’umanità, in virtù dell’inerzia della comunità internazionale nella difesa dei diritti fondamentali dei Palestinesi. In effetti, come abbiamo visto recentemente in Grecia, alcuni attori importanti – fra i quali l’Unione Europea e gli Stati Uniti – sono direttamente complici dei crimini israeliani. Questa è la ragione pere cui la società civile internazionale si è mobilitata per prendere l’iniziativa.  
Non possiamo predire come Israele reagirà quando la Dignité si avvicinerà a Gaza, ma possiamo dire che le minacce e la violenza di Israele non sono mai riuscite a scoraggiare la solidarietà non violenta mondiale con il popolo di Palestina e che le persone a bordo della piccola barca francese sono intenzionate a raggiungere la loro destinazione. La Dignitè porta un messaggio di solidarietà e di umana vicinanza dei popoli del mondo al popolo di Gaza ed a tutti i Palestinesi, un messaggio che la violenza di Israele non potrà mai mettere a tacere.
Mentre la Dignité continua il suo viaggio verso Gaza, provando che la volontà della società civile internazionale non può essere intimidita, le altre navi della Freedom Flotilla 2 – Stay Human si stanno raggruppando per adempiere ai nostri impegni verso il popolo di Gaza e verso le centinaia di migliaia di semplici cittadini del mondo che hanno finanziato ed organizzato questa iniziativa di solidarietà.  
Fino a quando il blocco illegale di Gaza rimarrà in atto, le nostre navi partiranno per sfidarlo; così come, fino a quando Israele continuerà l’occupazione, la colonizzazione e la repressione violenta dei Palestinesi, ed i nostri governi manterranno il loro silenzio complice, il movimento internazionale di solidarietà continuerà a mobilitarsi per sfidarli con l’azione diretta.

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1 Commento


  • claudio martini

    Io penso che fino a quando esisterà il MOSSAD,vale a dire fino a quando esisterà un servizio segreto israeliano funzionale agli interessi geostrategici della CIA statunitense nella regione medioorientale,drammaticamente,vi sarà la guerra fra israeliani e palestinesi! Testo pensato e scritto da Claudio Martini

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