Menu

Grecia. Ministeri bloccati dai manifestanti

L’iniziativa coincide con l’arrivo della Troika (Ue-Fmi-Bce) nella capitale ellenica per discutere lo stanziamento dell’ultima tranche del primo piano di aiuti stanziato per la Grecia. L’intenzione dei manifestanti è di impedire appunto l’accesso agli esperti della Troika negli uffici pubblici per sottolineare l’opposizione dei lavoratori all’applicazione di nuovi tagli ai salari. I dimostranti hanno quindi annunciato di essere disponibili a bloccare l’ingresso per le prossime 48 ore. Secondo la Tv pubblica Net sarebbero interessati alla protesta i dipartimenti delle Finanze, dello Sviluppo, della Giustizia, lavoro e salute, dell’agricoltura e degli Interni.

Circa 200 dipendenti statali hanno bloccato stamani gli accessi del ministero delle Finanze greco e di altri dicasteri prima dell’inizio dei colloqui tra il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos con i rappresentanti della «troika» tornati oggi ad Atene per riprendere le trattative con il governo greco sulle riforme strutturali necessarie per il risanamento dell’economia del Paese. I dimostranti, come hanno riferito fonti della polizia, oltre all’ingresso del ministero delle Finanze, stanno impedendo anche l’accesso ai dicasteri degli Interni, Giustizia, Lavoro, Sanità e Agricoltura. Sino ad ora le proteste si svolgono in maniera pacifica.

I rappresentanti della «troika» (Fmi, Ue e Bce) tornano oggi ad Atene per riprendere le trattative con il governo greco sulle riforme strutturali necessarie per il risanamento dell’economia del Paese, interrotte un mese fa perchè – secondo quanto aveva detto il Commissario europeo per gli Affari Economici, Olli Rehn, – il governo non aveva rispettato il programma deciso di comune accordo con la «troika» stessa. Come riferiscono i giornali greci, i tre componenti della «troika» – Paul Tomsen, Matthias Mors e Claus Mazuch – vorranno mettere sotto la lente d’ingrandimento le tre parti del programma di risanamento per concludere il loro rapporto, interrotto appunto un mese fa, e dare il via libera alla concessione della sesta tranche del primo prestito da 110 miliardi di euro concesso alla Grecia. La prima parte comprende i licenziamenti nel settore pubblico, la sospensione provvisoria dal lavoro e l’abolizione di Enti pubblici inutili, riguarda le spese. La seconda riguarda gli Enti di assistenza sociale e le pensioni per esaminare la situazione del sistema previdenziale del Paese, mentre l’ultima parte riguarda gli introiti dello Stato. Intanto alle nuove misure di austerity del governo, i lavoratori rispondono con il blocco degli ingressi in alcuni ministeri. I circa 50 dipendenti che hanno occupato il ministero dell’Economia hanno fatto sapere che ci resteranno almeno per 48 ore perchè vogliono impedire l’incontro tra il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos con i rappresentanti della «troika».

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *