Dalla città assediata di Bani Walid, roccaforte delle forze rimaste leali a Gheddafi, decine di civili a bordo di automobili stanno abbandonando l’area urbana e hanno superato questa mattina il punto di controllo di Choumayh, a circa trenta chilometri dalla città sotto assedio. Tra i 20 e i 25 veicoli di civili sono già transitati a metà mattinata. ” Nella città non ci sono più medici, acqua, elettricità”, ha spiegato un capo famiglia al check point. Secondo i profughi, ci sono ancora “più di ventimila” civili nella città di Bani Walid, che si trova 170 chilometri a sudest di Tripoli.
Ma la tenace resistenza dei lealisti colpisce i vertici Nato. Il comandante della campagna aerea della Nato in Libia, il generale americano Raplph Jodice, si dice sorpreso dalle “capacità di resistenza” delle forze fedeli al colonnello Gheddafi, che stanno combattendo ancora strenuamente nelle ultime due roccaforti dell’ex rais, Sirte e Bani Walid. “Siamo tutti sorpresi dalla tenacia delle forze pro-Gheddafi”, ha detto il generale Jodice in una intervista al New York Times, perché “a questo punto non dovrebbero avere vie di uscita”.
Gli uomini rimasti fedeli a Gheddafi sono asserragliati all’interno delle due città, e le possibilità della Nato di colpirli sono ridotte. “La capacità della Nato di incidere sui combattimenti all’interno della città è minima”, ha spiegato un alto diplomatico dell’Alleanza, non autorizzato a parlare ufficialmente con i giornalisti’. “I combattimenti ora riguardano solo le forze di terra”.
La battaglia di Sirte intanto sembra avviarsi al suo epilogo. Un gruppo di una trentina di miliziani del Cnt è entrato nel centro della città senza aver incontrato resistenza da parte degli uomini di Gheddafi. Spari sono stati tuttavia avvertiti in provenienza da altri settori, lasciando presupporre che altri piccoli gruppi di combattenti si stanno scontrando. I miliziani del Cnt devono avanzare casa per casa. Sfondano le porte delle case a colpi di ascia e verificano che non ci siano persone. La maggior parte delle milizie del Consiglio nazionale di transizione si trovava questa mattina a meno di un chilometro dalla piazza centrale e i loro membri si sono radunati prima di attaccare. Il controllo di questa zona consentirà al Cnt di annunciare l’espugnazione della città anche se permangono alcune sacche di resistenza.
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