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Grecia. Al via tagli ai salari e privatizzazioni

Il nuovo sistema salariale per i lavoratori pubblici greci è entrato in vigore da ieri con migliaia di lavoratori del settore pubblico che riceveranno uno stipendio notevolmente ridotto per i primi 15 giorni di gennaio. La validità retroattiva del sistema, che interessa gli stipendi a partire dal primo novembre scorso, ha fatto sì che una considerevole quantità di denaro verrà trattenuta dagli stipendi degli impiegati statali e la loro paga per le prime due settimane del nuovo anno vedrà una riduzione tra i 206 e i 1.004 euro. È questa la prima volta in Grecia che viene applicato un sistema salariale unico alla maggior parte degli impiegati pubblici, a differenza dei dipendenti del ministero delle Finanze che già in precedenza avevano visto le loro paghe adeguate al nuovo sistema unico. Anche senza i pagamenti retroattivi, i tagli sono notevoli su tutto il fronte del pubblico impiego: per esempio, gli impiegati del fisco laureati assunti di recente hanno avuto lo stipendio ridotto di 934 euro al mese, mentre i loro colleghi anch’essi laureati ma con 33 anni di servizio si vedranno ridurre la paga mensile di 1.410 euro. Dal canto suo, un dipendente del ministero per lo Sviluppo agricolo con sei anni di servizio nel 2010 ha ricevuto uno stipendio di 1.600 euro mentre dall’anno prossimo riceverà il 23.4% in meno, ovvero 1.225 euro.

IIntanto il fondo statale greco per le privatizzazioni (TAIPED) conta di lavorare a pieno ritmo già dal primo trimestre del nuovo anno in quanto, come riferisce il quotidiano Kathimerini, ha già scelto gli obiettivi da colpire. La vendita dell’azienda pubblica del gas (DEPA), dell’authority del gas Hellenic Transmission System (DESFA), della Hellenic Defense Systems (EAS), dell’azienda delle scommesse sui cavalli (ODIE), della compagnia metallurgica e di estrazioni petrolifere LARCO e di un piccolo numero di proprietà immobiliari sono quelle che hanno maggiori probabilitò di “suscitare l’interesse” degli investitori stranieri. Le stesse fonti sostengono che l’esito delle privatizzazioni già pronte, così come quelle già avviate, come per l’azienda delle lotterie statali e per il vecchio aeroporto di Elliniko, nei pressi di Atene, dipendono in primo luogo dagli sviluppi della situazione economica in Europa e, in misura minore, dal clima economico in Grecia.

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