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Quante strade portano a Cuba!

Due personalità di due mondi differenti si sono trovate a L’Avana in occasione della visita del Papa Benedetto XVI, amico da 32 anni di Padre Antonio Tarzia, editore e direttore della rivista Jesus, che è Cuba come giornalista, ospite del Ministero della Cultura e dell’Istituto Cubano per l’Amicizia tra i Popoli. Luciano Vasapollo è ben conosciuto tra tutti gli amici italiani di Cuba e molti cubani per le sue molteplici attività come professore d’economia, scrittore, direttore della rivista Nuestra America e vice presidente del Comitato Italiano  per la liberazione dei Cinque.  La fruttifera amicizia creata con Padre Tarzia, che ha visitato Cuba in varie occasioni, vede ora una serie  d’incontri e interviste, con quasi tutti i media dell’Isola, durante  questo soggiorno cubano e  incontri con molti ministri e dirigenti politici e di cultura.

Giornate molto intense hanno visto questi due intellettuali dialogare con il ministro di Cultura Rafael Bernal Alemany  e con il vice ministro  Fernando Rojas, sull’attualità cubana in questo settore, che offre sempre più spazio e attenzione ai giovani talenti, alle edizioni regionali, agli scambi tra università, che sono uno degli impegni più forti di Vasapollo, che ha incontrato, sempre accompagnato da Padre Tarzia e Roberto Rodrìguez responsabile per l’ICAP delle relazioni con l’Italia e altre nazioni, diversi professori del Università di Pinar del Rìo, dove lui stesso è stato nominato professore e con la quale ha intessuto una fitta rete di lavori.

Sempre nel campo dell’economia l’incontro con Roberto Verrier presidente della ANEC – Associazione degli Economisti cubani   e Hugo Ponce, capace specialista, è stato obbligatorio, così come quello con Osvaldo Martínez direttore del Centro d’Investigazioni  sull’Economia Mondiale e presidente della Commissione dei Temi  Economici dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare -ANPP.

Tutti questi incontri, svolti in una settimana di lavoro, diverranno un libro tascabile della Jaka Book, la cui presnetazione è prevista per il mese di maggio, costruito a quattro mani dai due editori e giornalisti, chiamati affettuosamente Don Camillo e l’Onorevole Peppone.

Don Tarzia è stato direttore delle Edizioni Paoline, ha pubblicato ben 13 libri di  Joseph Ratzinger come cardinale e 4 come Pontefice; è stato a Cuba in occasione dell’inaugurazione del convento delle Brigidine, nell’Avana Vecchia, con la presenza di Fidel Castro con il quale ha conversato in quell’occasione. 

Inoltre con l’auspicio dello storiografo della capitale, il Prof. Eusebio Leal, che ha concesso una lunga intervista per il futuro libro,  ha portato a Cuba l’esposizione dei disegni, presentata nel Palazzo dei Capitani Generali e il libro di fumetti edito con questi lavori sulla visita del Papa Giovanni Paolo II, dopo la sua scomparsa, una vera chicca purtroppo oggi introvabile.

L’attualità della società cubana dopo il Congresso e la Prima Conferenza del PCC,  è stata al centro del dialogo con Oscar Martínez, vice direttore del Dipartimento delle Relazioni internazionali del CC.del PCC.

Abel Prieto, Assessore del Presidente della Repubblica cubana, ha parlato della realtà culturale nella regione, sottolineando il successo delle Fiere del Libro in varie nazioni.   

Padre Tarzia, tra le moltissime iniziative svolte nella sua vita, ha pubblicato in italiano, anni fa, l’intervista di Frei Betto a Fidel, pubblicandone poi ben otto edizioni. Un giorno Luciano Vasapollo gli ha raccontato la storia dei Cinque patrioti cubani, reclusi per aver ostacolato l’esecuzione di azioni di terrorismo contro l’Isola, perpetrate dai gruppi nemici della Rivoluzione che operano dalla Florida, e ha sostenuto  la loro causa manipolata, la loro terribile reclusione per motivi politici, derivata dall’odio, che dura da quasi 14 anni, e Padre Tarzia ha fatto sua la difesa dei questi antiterroristi.  

Il Papa, durante un’udienza, ha ricevuto da Luciano Vasapollo un foglio dove si chiede una preghiera per i Cinque fratelli cubani che soffrono, e che riporta le motivazioni della loro ingiusta prigionia. Padre Tarzia porta il piccolo simbolo dei Cinque al bavero della giacca.

Il direttivo della UNEAC – il presidente Barnet è a Roma – è stato rappresentato dallo scrittore Anton Arrufat, premio nazionale di letteratura, da Senel Paz, scrittore e autore della scenografia di Fragole e Cioccolato e co- regista, e da altri famosi artisti che  hanno  promesso, come tutti gli intervistati, di scrivere note e articoli sulla realtà cubana, sulla spiritualità che anima la Rivoluzione, i cattolici e i cristiani in generale, sugli alti ideali che distinguono il popolo cubano e gli danno la forza di superare un blocco ingiusto e crudele da più di mezzo secolo.                      

Anna Maria Collazzo, Pedro Pablo Rodríguez, Fina Garcia Marrúz sono altri grandi personaggi della cultura incontrati nell’occasione,  che apporteranno  idee ed impressioni al libro e agli articoli che verranno pubblicati nelle riviste Jesus, Nuestra America e Famiglia Cristiana, on line e cartacea.

E ancora una lunga conversazione con Ismael Gonzáles, responsabile dei fondi culturali della Casa dell’ALBA, un’affascinante scoperta per Padre Tarzia, che ha spiegati la realtà regionale di un blocco che esiste nelle realtà più diverse dell’America Latina.

Questa è stata l’occasione per sentire una versione de “La Lupe”,  una bellissima canzone scritta dal Comandante Almeida, purtroppo già scomparso, indimenticabile  rivoluzionario e musicista.

La visita di Luciano  Vasapollo, che ha alimentato tutte queste relazioni con un lavoro di anni di cooperazione con l’Isola, non è terminato ancora: mancano l’intervista al ministro d’Educazione Superiore, Miguel Diaz Canel, l’intervista a Caridad Diego, del Dipartimento d’Attenzione ai Temi Religiosi del PCC; l’incontro con Raúl Verrier, del Dipartimento Ideologico del PCC; il pranzo con la presidentessa dell’ICAP. Kenia Serrano, la visita alla Casa Memoriale “Salvador Allende”, lo scambio con il Comitato Internazionale per la Liberaione dei Cinque e soprattutto con i familiari dei Cinque Eroi, che come i loro cari, pagano la crudeltà di un impero che sviluppa le sue relazioni con Cuba basandole nell’odio, la vendetta e la crudeltà. 

Poi, tornati in Italia, Padre Tarzia e Luciano Vasapollo, oltre al loro intenso lavoro, ricominceranno i loro itinerari nelle chiese cattoliche, per far conoscere la storia dei Cinque e apportare tutte le voci possibili al reclamo per la loro liberazione.          

* Granma Internacional

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