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Siria.Vertice di guerra a Instanbul

Burhan Ghalioun, capo del Consiglio Nazionale Siriano (Snc), ha esortato oggi la comunità internazionale a far fronte alle sue responsabilità e a passare dalle parole ai fatti. Ghalioun è intervenuto oggi a Istanbul, dove sono riuniti oltre 70 paesi per il secondo incontro della coalizione che si è definita Amici della Siria. “Il popolo siriano -ha affermato- non accetta più l’oppressione e la violenza, il regime cadrà e noi non dimenticheremo chi ci ha sostenuto”. Ghalioun ha poi smentito che le forze anti-Assad siano divise. “Abbiamo riunito tutte le fazioni. Siamo completamente uniti nei nostri obiettivi e lavoriamo assime per tracciare una nuova costituzione”, ha affermato. All’incontro degli amici della Siria, partecipano paesi della Natoi e della Lega Araba. Presenti il presidente turco Recep Tayyp Erdogan e il segretario di Stato americano Hillary Clinton. Assenti Russia e Cina, che hanno posto il veto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu alle risoluzioni Damasco, non hanno voluto partecipare. Non è stato invitato l’Iran. Nell’augurare successo, allo sforzo di mediazione dell’inviato di Onu e Lega Araba Kofi Annan, il premier turco Erdogan ha ricordato che “dobbiamo essere sicuri che il governo siriano non trasformi gli sforzi di Annan in una strategia per guadagnare tempo in proprio favore. È successo prima e non può succedere ancora”. “Al governo siriano non dovrebbe essere consentito, a qualsiasi costo, di manipolare questo piano per guadagnare tempo”, ha affermato il premier turco. “Questa grande tragedia in Siria richiede un’azione internazionale da parte della comunità internazionale. È imperativo – ha detto Erdogan – che noi si agisca fornendo “aiuto umanitario al popolo siriano”.

Erdogan, ha invitato a non ripetere gli errori compiuti in Libia. “Non abbiamo fatto buona prova in Nord Africa, abbiamo permesso alle discussioni sul petrolio di prevalere, ciò ha danneggiato la nostra posizione morale, non dobbiamo permettere che accada in Siria”, ha affermato. La comunità internazionale ha l’obbligo morale» di agire e fornire all’opposizione siriana “tutto il sostegno di cui ha bisogno” ha precisato Erdogan ribadendo alla conferenza dei paesi amici della Siria che “prima o poi i responsabili dei massacri» nel paese saranno puniti”.

Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha avvertito il regime siriano che se non fermera’ gli attacchi sui civili subira’ “gravi conseguenze”. “Il nostro messaggio a chi da’ gli ordini e a chi li esegue deve essere chiaro”, ha affermato il capo della diplomazia Usa intervenendo alla conferenza degli Amici della Siria a Istanbul, “fermate l’uccisione di vostri concittadini o subirete gravi conseguenze”. La Clinton ha riferito che gli Usa stanno già fornendo alle forze anti-Assad siriana apparecchiature per le comunicazioni.

 

Consapevoli di questa escalation, da mercoledi 4 aprile parte da Roma una campagna nazionale della Rete dei Comunisti “Mediterraneo mare di guerra”. Ci sarà una prima assemblea alla quale partecipano Giulietto Chiesa, Maurizio Matteuzzi, Marinella Correggia, il collettivo Militant, Enzo Brandi, introducono e concludono Marco Benevento e Roberto Battiglia per la Rete dei Comunisti. appuntamento alle ore 17.30 nella sala di via Galilei 53, Altre assemblea sono previste nelle altre città italiane nelle prossime settimane

 

 


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