Ieri mattina il giovane cantante hip hop Josep Miguel Arenas conosciuto come Valtonyc si era recato con il suo avvocato presso un commissariato di polizia della città di Palma de Mallorca per rilasciare delle dichiarazioni in merito ad una denuncia spiccata contro di lui da un’associazione locale di estrema destra, la ‘Fundaciòn Circulo Balear’. Ma al suo arrivo nella sede delle forze di sicurezza il rapper è stato arrestato e interrogato. Dopo più di un’ora la polizia ha deciso di rilasciarlo ma solo dopo averlo denunciato per ‘incitamento alla violenza’ e ‘offesa alla corona spagnola’. Bisognerà ora attendere per capire se la magistratura deciderà di rimandare il cantante a giudizio e processarlo oppure di applicargli una semplice multa.
Nel pomeriggio di ieri amici, familiari e attivisti delle organizzazioni di sinistra e indipendentiste catalane – tra queste Arran e Endavant – hanno manifestato contro l’arresto a poca distanza dal commissariato. Alcuni giorni fa, lo scorso 17 agosto, Valtonyc si era esibito durante le partecipatissime feste del quartiere di Gràcia, a Barcellona, insieme ad un altro rapper preso di mira dalla repressione spagnola, Pablo Hasèl (il vero nome è Pau Rivadulla).
Quando Hasèl fu arrestato nello scorso ottobre con accuse simili a quelle che hanno portato alla detenzione e alla denuncia di Valtonyc alcuni noti gruppi della scena musicale alternativa catalana – At Versaris, Obrint Pas, Orxata Sound System, KOP e Komando Noguera – avevano firmato un manifesto di solidarietà nei suoi confronti chiedendo la fine della persecuzione nei confronti dei cantanti e delle band politicamente impegnate.
Il giovane Valtonyc, ‘rapper pagliaccio di principi stalinisti’ come ama definirsi, è finito nel mirino della repressione dopo aver aspramente criticato i dirigenti dell’estrema destra locale nella sua canzone intitolata ‘Circo Balear’. Il presidente della fondazione di estrema destra lo ha denunciato per ‘ingiurie e minacce’, il che ha portato al suo arresto e alla sua denuncia per ‘incitamento alla violenza’ e ingiurie contro la monarchia. Nel pezzo incriminato il rapper invitava ad occupare il palazzo reale e a darlo al popolo. Sul suo account di Twitter il cantante afferma di aver ricevuto delle minacce: “Tu e il tuo amico Paulo (Hasèl) la pagherete cara”.
Naturalmente oggi nessun quotidiano italiano dedica neanche una riga a quanto accaduto.
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