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La Estelle domani nel mare di Gaza


Nena News
– La Estelle prosegue il suo viaggio, a vele spiegate. Il veliero finlandese della terza missione della Freedom Flotilla si sta avvicinando a Gaza. Se le condizioni del tempo si manterranno buone, potrebbe arrivare nella Striscia domani.

Senza dimenticare le intimidazioni di Israele, che si è addirittura rivolto alle Nazioni Unite perché fermino la nave e ha minacciato di usare la forza. Ma la Estelle delle politiche israeliane non ha paura. Piovono da settimane minacce ben poco velate contro il veliero finlandese da parte del governo di Tel Aviv. E come spiegano dalla nave, nessuna imbarcazione è mai passata attraverso tante ispezioni e controlli come successo alla Estelle negli ultimi due mesi.

Eppure a bordo della nave ci sono soltanto aiuti umanitari per la popolazione di Gaza sotto assedio: due alberi di ulivo, 41 tonnellate di cemento (materiale per le costruzioni, quasi introvabile nella Striscia a causa dell’embargo israeliano), sedie a rotelle, stetoscopi, deambulatori,- stampelle, libri per bambini, giocattoli, 300 palloni da calcio, strumenti musicali e attrezzature teatrali, e una radio e un’ancora per il progetto canadese in costruzione, Gaza’s Ark.

Come può Israele essere spaventato da un simile equipaggiamento? Il vero timore che scuote le coscienze del governo di Tel Aviv è che l’Estelle, come le precedenti missioni della Freedom Flotilla, apra gli occhi del mondo sui crimini e le violazioni del diritto internazionale a cui Israele costringe da anni la popolazione palestinese della Striscia.

Intanto qualcosa si muove in Italia. La Freedom Flotilla Italia ha pubblicato la lettera di un gruppo di parlamentari di Partito Democratico e Italia dei Valori a sostegno della Estelle. La lettera è parte di un appello internazionale, sottoscritto anche da parlamentari europei:

“Il blocco è illegale, inumano e – dal punto di vista di Israele – controproducente; non ha fermato il contrabbando di armi nella Striscia e il lancio di missili dalla stessa, e nemmeno ha allontanato Hamas dal potere, determinando solo un ulteriore peggioramento della situazione umanitaria e delle sofferenze della popolazione civile.
I parlamentari italiani che sostengono la Estelle-Freedom Flotilla sono i Senatori del PD Vincenzo Maria Vita, Maria Pia Garavaglia, Francesca Marinaro, Silvana Amati, Roberto Di Giovan Paolo, Alberto Maritati e Paolo Nerozzi, cui si aggiungono i Senatori dell’Italia dei Valori Francesco “Pancho” Pardi e Stefano Pedica e le Deputate del PD Lucia Codurelli, Amalia Schirru e Luisa Gnecchi”.

Interviene anche la Farnesina. Dopo la notizia che a bordo della Estelle si trova anche un cittadino italiano, Marco Ramazzotti Stockel, il Ministero degli Esteri italiano fa sapere che sconsiglia di recarsi a Gaza “a causa degli obiettivi rischi che i nostri connazionali potrebbero correre nel caso intendano recarsi via mare verso tale area” e ricorda che “l’ingresso via mare nella Striscia comporta, come noto, una violazione della vigente normativa israeliana”.

Non è mancato il commento ironico della Freedom Flotilla Italia: “Tali dichiarazioni configurano un adeguarsi alla ‘normativa israeliana’ come si trattasse di fonte giuridica di natura superiore a qualunque norma del Diritto internazionale. Non serve l’analisi di un giurista, ma basta essere cittadini consapevoli, per rilevare la gravità di tali dichiarazioni che riducono lo Stato italiano in Stato a sovranità gravemente limitata dai ‘capricci’ giuridici dello Stato di Israele”.

* Nena News

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