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Ungheria: le simpatie naziste del premier Orban

Tre medaglie a tre esponenti di estrema destra. Dopo le contestatissime modifiche di stampo autoritario apportate alla Costituzione il premier ungherese Viktor Orban torna a far parlare di sé con un gesto inequivocabile. La premiazione di tre personaggi discussi, di estrema destra e apertamente razzisti: un giornalista tv, un archeologo e un cantante rock. La notizia ha monopolizzato ieri i principali media locali nel giorno in cui migliaia di ungheresi hanno sfidato il freddo glaciale e hanno manifestato contro le politiche del governo di destra, chiedendo il rispetto della democrazia e delle libertà. Tra i tre ‘intellettuali’ decorati c’é Kornel Bakay, che ha ricevuto l’Ordine al merito, un archeologo noto per le sue teorie antisemite. In passato aveva affermato che sarebbero stati gli ebrei ad organizzare il commercio degli schiavi nel Medio Evo, destando grande sconcerto. C’é poi Ferenc Szaniszlo, giornalista della Echo TV, vicino al partito di Orban, il Fidesz (partito teoricamente di stampo liberale ma con posizioni sempre più filofasciste). Al reporter, che recentemente é stato sanzionato dall’Autorità di sorveglianza dei media per avere definito i Rom delle ”scimmie”, é stato conferito il premio Tancsics, uno dei più alti riconoscimenti in campo giornalistico. Scatenando la protesta di una decina di suoi colleghi che in passato sono stati insigniti con questo premio e che hanno riconsegnato alle autorità la loro decorazione.

Il terzo premiato é il cantante Janos Petras, del gruppo rock Karpatia, che ha avuto la Croce d’Oro al Merito. La sua band in passato ha partecipato ad una marcia della Guardia ungherese – un’organizzazione paramilitare di estrema destra dichiarata fuorilegge – e nelle sue canzoni incita a rivedere i confini nazionali assorbendo territori di stati confinanti dove vivono minoranze di lingua o cultura ungherese.
E’ evidente che i ‘liberali’ del Fidesz – che al Parlamento di Strasburgo siede nel gruppo dei democristiani del Partito Popolare Europeo – vogliono rincorrere a destra e surclassare i fascisti di Jobbik, movimento che alle recenti legislative ha fatto irruzione nel parlamento di Budapest con un incredibile 17% dei voti.

Intanto le circa 4000 persone che sono scese in strada ieri nell’ennesima protesta contro il governo hanno paragonato il regime di Orban a quello dittatoriale che schierò l’Ungheria con la Germania nazista, mentre il filosofo Miklos Tamas Gaspar ha addirittura invitato le opposizioni a riflettere su un eventuale boicottaggio delle elezioni nel 2014, il cui risultato secondo lui ”é già stato scritto in partenza” e ”servirà solo a legittimare il potere di Orban”.

Orban, nonostante l’ostruzionismo delle opposizioni e le continue manifestazioni e mobilitazioni, è riuscito nei giorni scorsi a far approvare un maxi emendamento alla Costituzione che prevede la sottomissione del potere giudiziario a quello politico, forti limitazioni alla libertà di stampa. Inoltre il Partito Comunista è stato definitivamente dichiarato fuorilegge e definito ‘organizzazione criminale’, il che apre la strada a eventuali processi di stampo politico nei confronti dei suoi dirigenti del passato ma anche di eventuali oppositori attuali. 

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