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Israele: i militari uccidono due ragazzi palestinesi

Due adolescenti palestinesi – Amer Nassar, 16 anni, e Naji Balbisi, 17 anni – sono stati uccisi nella tarda serata di ieri da colpi di arma da fuoco esplosi dai soldati israeliani nei pressi di un posto di blocco vicino a Tulkarem, nord-ovest della Cisgiordania occupata.
Secondo fonti della sicurezza palestinesi i giovani si sarebbero avvicinati al check-point lanciando pietre in direzione dei militari che avrebbero reagito uccidendo i due ragazzi e ferendone un terzo, ricoverato ora in un ospedale in gravi condizioni; il corpo di Naji sarebbe stato rinvenuto solo stamattina.
Fonti dell’esercito israeliano affermano invece che i soldati occupanti hanno riposto al lancio di bombe molotov che però nessun altro testimone ha visto. Il duplice omicidio avviene a poche ore dall’inizio di nuovi bombardamenti israeliani su Gaza, originati dal lancio di alcuni razzi palestinesi deciso dai gruppi della resistenza dopo la morte in un carcere israeliano di un prigioniero, Maissara Abu Hamdiyeh, di 63 anni, deceduto martedì a causa di un cancro.
La morte del prigioniero, che lo stesso presidente palestinese Mahmud abbas ha imputato alla mancanza di adeguate cure mediche da parte dei carcerieri di Israele, ha generato massicce proteste e scontri tra palestinesi ed esercito occupante: ieri a Hebron, città natale di Hamdiye, per il secondo giorno consecutivo centinaia di manifestanti hanno ingaggiato scontri con lanci di pietre contro postazioni dei militari israeliane che hanno replicato con granate assordanti e gas lacrimogeni. Scene simili si sono ripetute anche a Nablus; in entrambe le città le normali attività sono state sospese in attesa dei funerali di Hamdiye, previsti per oggi a Hebron. Anche nelle carceri israeliane i prigionieri palestinesi hanno protestato, rifiutando il cibo e mettendo in atto forme di disobbedienza.

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