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Libia. Strage a Bengasi

A Bengasi ieri è esplosa una bomba nei pressi di un ospedale uccidendo 15 persone e provocando decine di feriti, ma il bilancio – reso noto dal viceministro dell’Interno Massoud, viene definito ancora ”provvisorio”.

Il pesante attentato è avvenuto nella seconda citta’ della Libia, quelal che fu la capitale della guerra civile che nel 2011 grazie alla Nato rovesciò il regime di Gheddafi. Ma e’ solo l’ultimo di una serie di scontri, attentati, violenze avvenuti a Bengasi nelle ultime settimane. Ci sono stati attacchi a quattro stazioni di polizia per i quali le autorita’ hanno accusato gruppi islamici, gli stessi che sarebbero responsabili anche dell’attacco al consolato Usa a Bengasi dello scorso mese di settembre, costato la vita all’ambasciatore Chris Stevens. E ‘ di oggi la notizia che il Pentagono ha spostato un contingente di 500 marines dalla Spagna alla base di Sigonella in Sicilia. Il loro compito, ha spiegato il portavoce George Little, è intervenire rapidamente nel caso di nuovi attacchi al personale diplomatico e agli americani presenti in Libia ed eventualmente effettuare la loro evacuazione.

A Tripoli invece nei giorni scorsi, gruppi di miliziani armati, per lo piu’ ex ribelli anti-Gheddafi, hanno preso d’assedio i Ministeri degli Esteri e della Giustizia chiedendo che l’assemblea nazionale vieti agli ex ufficiali del regime di occupare posti all’interno del governo. L’ assedio che e’ terminato solo due giorni fa.

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