Nella capitale è chiaramente in vantaggio l’indipendente Milan Bandic, che ha distanziato di circa 25 punti percentuali il candidato del partito socialdemocratico. In più, il principale partito dell’opposizione di destra, l’HDZ, è in vantaggio nella maggioranza dei 20 distretti in cui si è votato ieri. “Non mi nascondo, e sono qui. Mi assumo pienamente la responsabilità”, ha commentato oggi il premier croato Zoran Milanovic, leader dell’SDP. “Non sono particolarmente contento dei risultati, tanto più a Zagabria”, ha aggiunto. Il voto a livello locale è considerato un importante test per il governo di centro-sinistra e per la sua politica di austerità adottata nel nome della disciplina dei conti, a fronte della crisi economica che non ha certo risparmiato il Paese balcanico, facendo esplodere la disoccupazione e la povertà.
In teoria, i giochi sono ancora aperti, perché nessun candidato ha ottenuto oltre il 50% dei voti nella capitale, come pure a Split (Spalato), Rijeka (Fiume) e nell’orientale Osijek, quindi i quattro principali sindaci non sono ancora stati eletti. Ma nella capitale il Partito social-democratico che candida l’attuale ministro della Sanità Rajko non ha praticamente alcuna speranza di battere Bandic, che al primo turno ha raccolto il 46% delle preferenze. L’SDP spera ancora di farcela in Istria, dove il sindaco populista di Split, Zeliko Kerum, non è arrivato al ballottaggio e il 2 giugno la sfida sarà tra Ivo Baldasar dell’SPD (29,2%) e Vjekoslav Ivanisevic dell’HDZ (21,7%). Quest’ultimo tuttavia conta di convogliare buona parte dei voti di Kerum per spuntarla sull’avversario.
Il partito governativo è fuori gara a Osijek, dove al secondo turno va l’indipendente Ivan Vrkic contro Krešimir Bubalo (HDSSB). L’SDP dovrebbe invece farcela a mantenere la guida di Vukovar e non ci dovrebbero essere dubbi per Rijeka, dove il sindaco uscente Vojko Obersnel ha sfiorato la vittoria al primo turno, con il 48% dei voti rispetto al 16% del candidato dell’HDZ. L’HDZ tuttavia si posizione molto bene a livello di consigli regionali, mantenendo le sue tradizionali roccaforti e controllando i consigli in buona parte del Paese. Mentre i social-democratici vanno verso una pesante sconfitta anche in Istria, dove al ballottaggio si presenta in vantaggio il partito regionalista Forum Democratico (IDS/DDI).
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa