Vedi le foto dei picchetti e delle manifestazioni: Paesi Baschi, sciopero generale: le foto
20.00 – Decine di nuove manifestazioni si stanno concludendo nei quattro capoluoghi del Paese Basco spagnolo e in altri centri minori, anche in questo caso con decine di migliaia di lavoratori, disoccupati e giovani scesi in piazza contro le politiche di austerity, i tagli, i licenziamenti, le privatizzazioni e a favore di un modello economico basco alternativo. «Abbiamo a disposizione una massa sociale tale da permetterci di fare l’accordo più importante, quello contro l’applicazione delle riforme, l’accordo per non obbedire al governo di Madrid e per rifiutare le esigenze dell’elite economica basca” ha detto durante il suo intervento a Gasteiz Ainhoa Etxaide, segretaria generale del sindacato di classe e indipendentista LAB.
18.00 – I sindacati e le forze sociali e politiche della sinistra indipendentista che hanno convocato lo sciopero generale di 24 ore in corso oggi hanno valutato come un grande successo la riuscita della mobilitazione che ha riscosso una grande partecipazione da parte dei lavoratori.
Durante una conferenza stampa tenuta a Bilbao nel pomeriggio, il responsabile della Comunicazione di ELA, Patxi Agirrezabala, e la responsabile dei servizi pubblici di LAB, Arantxa Sarasola, hanno affermato che lo sciopero è stato totale (con un’adesione più alta del 70%) in almeno il 41% delle imprese industriali con più di 50 lavoratori e che nel 20% di esse l’adesione è stata tra il 30 e il 70%. Nel settore pubblico l’adesione è stata alta e generalizzata, anche se a macchia di leopardo, con maggiore partecipazione nell’istruzione e nelle amministrazioni locali e provinciali, specialmente in Gipuzkoa, e minore in Osakidetza (Sanità) a causa dell’elevato livello di servizi minimi garantiti imposti dal governo. I due rappresentanti sindacali hanno sottolineato che la riuscita dello sciopero generale – il sesto in quattro anni – permette un “grande impulso per passare dalla reazione ai tagli alla battaglia per l’alternativa” alle politiche applicate dai governi dell’Ue, della Spagna e locali da quando è cominciata la crisi. Dal punto di vista delle manifestazioni, i due dirigenti sindacali hanno sottolineato che circa 85 mila persone hanno partecipato alle manifestazioni che si sono tenute a mezzogiorno nelle principali località basche.
17.00 – Secondo il prefetto spagnolo in Navarra altre cinque persone sono state arrestate dalla Polizia durante gli scontri che sono scoppiati con i manifestanti alla fine della partecipata manifestazione di mezzogiorno, portando a 13 il numero totale degli attivisti detenuti nella giornata di oggi. Altre quattro detenzioni si erano registrate nel quartiere della Rotxapea alle 8,30 mentre altri 4 arresti sono stati eseguiti a Burlata. Anche in Bizkaia la tensione è sfociata in almeno due casi in denunce nei confronti di manifestanti che partecipavano ai picchetti: è avvenuto a Basauri e a Getxo, dove due attivisti sono stati denunciati per ‘resistenza a pubblico ufficiale”. A Donostia intorno alle 10,30 la polizia autonoma ha identificato 23 persone che partecipavano a un picchetto e ne ha denunciata una per ‘disobbedienza’.
16.00 – Dopo i sabotaggi della notte e dell’alba soprattutto nei confronti del trasporto pubblico, si segnalano in alcune località basche attacchi contro banche e istituti finanziari.
15.55 – I media baschi hanno dato notizia di un altro attivista arrestato, oggi, durante i picchetti per lo sciopero generale. Si tratta di un giovane fermato dall’Ertzaintza durante una carica contro il picchetto realizzato all’ingresso del centro commerciale El Corte Ingles di Bilbao. Sarebbe stato invece liberato uno degli arrestati nel quartiere della Txantrea, a Pamplona.
15.50 – Nuove manifestazioni, circa 60, sono previste nel pomeriggio di oggi in altrettanti quartieri e città di Euskal Herria nell’ambito dello sciopero generale proclamato oggi da varie sigle del sindacalismo basco con il sostegno delle forze della sinistra e indipendentiste.
15.15 – A Donostia diversi cortei di lavoratori e giovani sono partiti contemporaneamente dai quartieri di Amara, Gros e Antiguo. Alla fine a migliaia, provenienti anche dal resto della provincia, si sono concentrati in Calle San Martin dalla quale si sono diretti poi nel Boulevard, al limite della parte antica della città. A Bilbao sono stati quattro i cortei che hanno attraversato la città prima dell’ora di pranzo, partiti da Deusto, dal Municipio nel centro, dalle vie Juan de Garay e Alameda Rekalde. I cortei sono confluiti poi nella Plaza Elíptica, dalla quale poco dopo è partito un nuovo corteo unitario alla quale hanno partecipato migliaia di persone. La manifestazione si è conclusa con gli interventi di Sonia González, di LAB, e di Mikel Noval, di ELA.
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15.00 – Grande partecipazione alle manifestazioni convocate dai sindacati baschi nelle principali città di Euskal Herria. A Iruñea alla manifestazione hanno partecipato circa 15.000 persone che hanno cominciato a sfilare da Plaza del Castillo dietro a uno striscione che recitava: ‘Por unos derechos sociales y laborales dignos. Euskal Herriak bere eredu propioa’ (Per diritti sociali e del lavoro degni. Per un modello basco”). Durante il corteo molti gli slogan urlati contro la classe politica e il sistema in crisi, tra gli altri: “Fuori i ladri dalle istituzioni”, “Non è crisi, è capitalismo”, oppure “I soldi della Tav alla sanità”.
La manifestazione di Gasteiz, alla quale hanno partecipato 6.000 persone, è partita da plaza Bilbao aperta da due camion del sindacato degli autotrasportatori Hiru. Il corteo si è diretto in Piazza della Vergine Bianca dove hanno preso la parola rappresentanti di Hiru, del sindacato Esk e Ainhoa Etxaide e Adolfo Muñoz, rispettivamente segretari generali di LAB ed ELA. Nei loro interventi i sindacalisti hanno chiesto l’immediata approvazione di una carta dei diritti sociali.
12.50 – Tensione nel quartiere di Antiguo a Donostia dove la polizia in assetto antisommossa ha attaccato un picchetto di lavoratori, trenta dei quali sono stati poi identificati.
12.40 – Gruppi e collettivi femministi stanno realizzando manifestazioni di solidarietà nei confronti delle lavoratrici coinvolte nella strage del Rana Plaza, in Bangladesh, protestando davanti ad alcuni punti vendita di Zara e ad alcuni centri commerciali che vendono merci prodotte dalle multinazionali a Dacca. A Donostia la manifestazione convince la direzione a chiudere il punto vendita di Zara nel centro della città.
12.35 – Partite anche le manifestazioni di Iruñea, Bilbao e Donostia, grande partecipazione sia nei capoluoghi che nei centri minori nonostante il maltempo.
12.15 – Pochi minuti fa alcune migliaia di lavoratori e giovani hanno cominciato a sfilare in corteo nel centro di Gasteiz. Manifestazioni e presidi di solidarietà con lo sciopero generale in corso oggi solo nelle province basche si stanno tenendo anche in alcune città dello Stato Spagnolo come Barcellona, Valencia, Madrid, Salamanca ed altre.
12.10 – Segnalata una carica della Polizia autonoma basca contro il picchetto che stava di fatto sigillando l’ingresso del centro commerciale El Corte Ingles a Bilbao. Il video: http://www.youtube.com/watch?v=uTdD0h05V5k
12.05 – Le assemblee dei lavoratori di numerosi mezzi di informazione – radio e giornali in particolari – hanno deciso quasi ovunque di aderire allo sciopero garantendo comunque il servizio, ma incentradolo quasi totalmente sulle motivazioni della protesta e sulle mobilitazioni dei lavoratori. Una modalità di adesione alla mobilitazione di oggi che è stata ribattezzata efficacemente ‘picchetti informativi’. Inoltre moltissimi media – tra cui radio comunitarie e blog – hanno aderito ad una piattaforma web multimediale e aperta al contributo dei lettori che sta così fornendo informazioni dettagliate ed in tempo reale sull’andamento dei picchetti, dei presidi, delle assemblee e delle manifestazioni, all’indirizzo Greba.euskalherrian.info.
12.00 – Alta l’adesione allo sciopero generale di oggi anche nel settore dell’istruzione. Più bassa in Araba – 52% – più consistente in Bizkaia – 58% – e molto alta in Gipuzkoa – 71% – mentre per quanto riguarda la scuola dell’infanzia i dati sono molto più incoraggianti, rispettivamente del 73%, 82% y 89%. Sciopero quasi totale nelle scuole gestite dalle cooperative, le Ikastolas, dove l’adesione dei lavoratori è vicina al 100%.
11.50 – Mentre un centinaio di manifestazioni stanno attraversando i centri storici o i poligoni industriali di altrettante località basche arrivano ulteriori notizie di ‘incidenti’ durante la giornata di sciopero generale scattata a mezzanotte. Scontri si sono registrati ad esempio davanti agli ingressi dell’azienda Opencor di Bilbo quando le unità antisommossa della Polizia autonoma basca – l’Ertzaintza – ha caricato e poi identificato i circa 60 dipendenti che stavano chiudendo i cancelli dell’impresa.
Anche nel deposito degli autobus di Donostia alcuni lavoratori sono stati identificati dalla polizia e minacciati di denuncia mentre partecipavano a dei picchetti informativi tentando di rallentare l’uscita di alcuni mezzi guidati da altri lavoratori che non avevano aderito allo sciopero.
A Pamplona adesione a macchia di leopardo con un’altissima adesione nelle imprese Ferreteros, Ascensores Schindler e Labolan (100%) e buona nelle imprese Giroa ed Elektra (70%). Sempre in Navarra, nella Zalain Transformados l’adesione è del 98%, nella fabbrica della Arcelor Mittal Legasa del 95% e nella Transportes Bidasoa del 95%.
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11.45 – Sono diventati otto in totale i giovani attivisti arrestati a Pamplona dopo che la Prefettura della città ha informato dell’arresto di altri 3 giovani nel quartiere della Txantrea.
11.30 – Alta adesione allo sciopero nella provincia di Gipuzkoa sia nelle grandi sia nelle piccole imprese. Le zone industriali di numerose località sono completamente paralizzate dalla protesta della maggioranza sindacale basca. Ferme le imprese Caf, CAF, Indar, Rodisa, Niessen, Eztanda , TS Fundiciones, Angel Iglesias, Industrias Auxiliares, Elay Industrial, Fundiciones Wind Energy Casting, Muskgo, Cementos Rezola, Sarriopapel e Unipapel. Chiuse molte banche, scuole, facoltà universitarie a Donostia e nei centri minori della provincia. Ridotta al minimo l’attività di alcuni servizi pubblici, come la raccolta dell’immondizia o la pulizia delle strade, garantiti quasi solo i servizi minimi nella Sanità.
11.15 – Continuano ad arrivare, alle direzioni dei sindacati baschi promotori dello sciopero generale di oggi, dati incoraggianti sull’adesione alla protesta contro la gestione autoritaria e antisociale della crisi economica. ELA, LAB, ESK, STEE-EILAS, EHNE, HIRU, CNT e CGT risaltano l’alta partecipazione dello sciopero nei servizi di informazione di competenza delle istituzioni politiche regionali – in particolare l’ente tv e radiofonico Eitb.
11.00 – Cinque arresti in Navarra. Quattro attivisti accusati di ‘disordini’ sono stati detenuti nel quartiere Arrotxapea di Pamplona, mentre un giovane è stato arrestato in un altro quartiere del capoluogo navarro, la Txantrea. Nel primo caso gli arrestati sarebbero stati trovati in possesso di ‘attrezzi per bucare le ruote degli autobus’. Sempre in Navarra si segnala l’incendio di alcuni cassonetti a Etxarri e di alcuni pneumatici nelle località di Ezkabarte e Altsasu.
10.40 – Il segretario generale aggiunto del sindacato Lab ha espresso stamattina la soddisfazione dell’organizzazione vicina alla sinistra indipendentista per l’alta adesione dei lavoratori baschi allo sciopero generale di 24 ore in corso da mezzanotte in Gipuzkoa, Bizkaia, Araba e Nafarroa. “Nelle imprese della Navarra ha avuto un ampio risalto, così come in grandi fabbriche come la Wolkswagen, e poi nei poligoni industriali di Gernika, Elorrio e Durango en Bizkaia oppure nelle imprese Indar o INE in Gipuzkoa, dove l’adesione è stata potente” ha commentato Jabi Garnika. Il segretario aggiunto del sindacato di classe basco ha citato gli incidenti di Hernani o Bolueta come casi isolati risaltando la normalità con la quale sta proseguendo la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici. “I lavoratori sono al limite dopo cinque anni di crisi durante i quali i governanti invece di farli uscire dal tunnel hanno contribuito a rendere il pozzo più profondo” ha segnalato Garnika ricordando che ancora stamattina presto molte assemblee convocate dai lavoratori in diverse imprese stavano decidendo l’adesione allo sciopero nonostante il boicottaggio dei sindacati ufficiali.
9.00 – Alcuni atti di sabotaggio si sono registrati alle prime ore del mattino in diverse località basche. All’alba alcuni attivisti hanno interrotto il traffico ferroviario nella stazione dell’Euskotren di Bolueta a Bilbao. Altro atti di sabotaggio sono avvenuti sulla linea ferroviaria di competenza regionale all’altezza del comune di Zaratamo e nella zona di Durango, sempre in Bizkaia. In entrambi i casi sono state piazzate delle catene sui binari e staccati i pantografi sulla linea. Manomessi i pantografi anche sulla linea ferroviaria Feve tra Bilbao e Balmaseda. Questa notte alcuni attivisti hanno sabotato la linea ferroviaria della Renfe tra Gasteiz e Altsasu – in Araba – all’altezza della località di Iruraiz Gauna.
8.00 – Ad Hernani durante la notte alcuni attivisti hanno incendiato tre bancomat. Alle 5.15 è stato segnalato l’incendio di un camion di una impresa, la Fagor. Picchetti di lavoratori e attivisti politici hanno impedito o rallentato l’uscita dei mezzi nella stazione degli autobus di Termibus a Bilbao.
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