Un compagno turco molto conosciuto, Bahar Kimyongür, è stato arrestato in Spagna su richiesta del governo Turco di Erdogan.
Militante comunista turco residente in Belgio, è conosciuto da molti di noi anche in Italia per il suo impegno politico e la sua coerenza. Bahar era in Spagna con la sua famiglia.
Alcuni fonti di informazione parlano di incontri nei giorni scorsi tra il ministro dell’interno belga e il direttore dell’intelligence turca, riguardo la presenza di cittadini di Bruxelles in Siria e il monitoraggio dei “gruppi terroristici”.
Oggi c’è stata un’udienza in cui il tribunale ha rinviato l’estradizione dando al governo turco 45 giorni di tempo per presentare le sue motivazioni sulla richiesta di arresto. Bahar sarebbe potuto uscire dal carcere ma è stata imposta una cauzione di 10mila euro di cui Bahar non dispone. I familiari e i compagni stanno attivando un conto corrente sul quale far pervenire urgentemente i fondi necessari.
Michel Collon e il sito di controinchiesta belga “Investig’ation” ha lanciato un appello internazionale: “Noi facciamo appello a ciascuno perchè denunci questa violazione del diritto ad esprimersi, questa bassa vendetta dei politici che si allineano con gli Stati Uniti, Israele e la Turchia!
A Bahar va tutta la nostra solidarietà militante.
MOBILITIAMOCI PER LA SUA IMMEDIATA LIBERAZIONE
NO ALL’ESTRADIZIONE
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manuela fabbretti
Mi occupo di richiedenti asilo curdi,qualche attinenza con il fatto che a roma ormai,il riconoscimento dello status dei rifugiati curdi turchi e’ sempre negativo,ultimamente?E con delle motivazioni che stanno al di fuori della realta’?Sarebbe sufficiente che la commissione centrale legga i vostri articoli!