Il Gezi Park di Istanbul, chiuso il 16 giugno nel corso della violenza repressione che ha colpito il movimento di protesta che ne chiedeva la protezione, riapre oggi al pubblico: lo ha annunciato ieri il governatore della megalopoli turca che ha però avvertito che non vi sarà tollerata alcuna manifestazione. ”Prevediamo di riaprire il parco Gezi domani o al più tardi lunedì perché sia a disposizione di tutti i cittadini” ha detto alla stampa Huseyin Avni Mutlu, esponente del partito liberal-islamista Akp. Il quale ha aggiunto che ”i parchi non sono luoghi per manifestazioni”, ma ”devono servire come luoghi di relax e di tranquillità per tutti i cittadini”. Il parco era stato occupato alla fine di maggio da centinaia e poi migliaia di manifestanti, che si opponevano alla sua distruzione e all’edificazione al suo posto di una moschea, di un centro commerciale e della ricostruzione di una caserma ottomana. Sgomberato con la forza dalla polizia il 31 maggio, il parco e la vicina piazza Taksim sono divenuti per settimane il cuore della protesta estesasi a vasti settori sociali e popolari in tutta la Turchia. Dopo più di due settimane di occupazione e di grandi manifestazioni, scontri, morti e arresti, il 16 giugno Gezi Park è stato sgomberato e chiuso al pubblico, completamente blindato. Pochi giorni fa, però, un tribunale di Istanbul aveva annunciato l’annullamento – anche se non in via definitiva – del progetto di distruzione del Gezi Park perché la popolazione locale non era stata consultata e perché il piano speculativo violerebbe l’identità di Piazza Taksim. La decisione giudiziaria era stata salutata come una vittoria dagli oppositori al progetto, che hanno quindi deciso di riconquistare le spazio e ieri hanno convocato una manifestazione popolare per riappropriarsi del parco.
Che ora – forse – verrà riaperto, ma la minaccia del governatore Mutlu – “Le forze dell’ordine emetteranno gli avvertimenti necessari e, se la folla non si ritirerà, interverranno” -ha già preso forma ieri pomeriggio nelle cariche della Polizia contro molte migliaia di manifestanti convocati nel centro di Istanbul dalla piattaforma ‘Taksim Solidarietà’. Contro i dimostranti, che hanno marciato sulla centrale arteria pedonale Istiklal gridando slogan contro la speculazione e la repressione, la polizia ha eretto blocchi per impedire che potessero raggiungere piazza Taksim e quindi Gezi Park. Centinaia di agenti in tenuta antisommossa hanno utilizzato manganelli, gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro i manifestanti pacifici che cercavano di avvicinarsi alla grande spianata teatro per settimane di enormi raduni, nel frattempo isolata dal resto della città anche tramite la chiusura per ore delle stazioni della metropolitana adiacenti.
Dopo le cariche i manifestanti si sono di nuovo concentrati in alcuni punti di Istiklal e nelle vie adiacenti, ma gruppi di agenti coadiuvati dai blindati Toma hanno rastrellato più volte la zona – a lungo completamente avvolta in una pesante nuvola di gas CS – per eliminare ogni forma di resistenza. Alla fine, dopo ore di tira e molla, almeno 50 manifestanti sono stati arrestati (la fonte è il quotidiano di sinistra Radikal).
Alcuni giornali hanno denunciato che i poliziotti hanno lanciato gas lacrimogeni all’interno di un ristorante del centro di Istanbul, vicino al Marmara Hotel, dopo che alcuni avventori avevano espresso la loro riprovazione per il comportamento delle forze dell’ordine con un polemico applauso.
Ma la polizia ha arrestato anche due uomini che stavano aggredendo i manifestanti armati di machete. Gruppi di uomini armati di machete sono stati ripresi con i cellulari da alcuni testimoni mentre rincorrono e aggrediscono persone per la strada mentre queste fuggono dai gas lacrimogeni lanciati dalla polizia, probabilmente membri dell’Akp o di gruppi ad esso connessi. Già precedentemente attivisti dell’opposizione turca avevano segnalato che i poliziotti erano affiancati da gruppi di membri dell’Akp dediti a minacciare o picchiare i manifestanti.
Membri dell’Akp attaccano i manifestanti con i machete: http://www.youtube.com/watch?v=mQVCLehesLI
Altri video della repressione di ieri a Istanbul: http://www.youtube.com/watch?v=hkAj5YjKmMQ http://www.youtube.com/watch?v=2qgeggZh1g8
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