La situazione in Brasile si ingarbuglia sempre più. Dopo una breve pausa le manifestazioni trasversali contro il governo e il sistema politico sono riprese, represse di nuovo selvaggiamente dalla Polizia Militare in diversi stati. E la notizia dell’episodio accaduto a Salvador de Bahia non fa che surriscaldare gli animi e gettare un’ombra inquietante sulla classe di governo del Brasile democratico.
Ari Pereira, il viceministro per la Sicurezza pubblica dello Stato di Bahia, ha infatti sparato tre colpi di pistola contro alcuni contadini del Movimento Sem Terra (Mst) che erano entrati nei locali del ministero a Salvador per protestare contro l’uccisione di un loro leader, Fabio Santos, assassinato nel mese di aprile da alcuni sicari evidentemente legati all’oligarchia dei latifondisti.
A confermare il criminale gesto del responsabile politico alcuni scatti che lo ritraggono mentre dal primo piano della sede del dicastero puntava l’arma contro i manifestanti nell’atrio e apriva il fuoco, fortunatamente senza colpire nessuno.
Dopo l’assurdo episodio il ministro per la Sicurezza pubblica di Bahia, Mauricio Barbosa, ha ricevuto i manifestanti, che hanno sospeso la protesta dopo l’incontro. Lo stato di Bahia è governato da Jacques Wagner, del Partito dei Lavoratori (Pt, socialdemocratico), lo stesso della presidente Dilma Rousseff presa di mira negli ultimi mesi da manifestazioni di massa che le rimproverano le mancate riforme e una eccessiva contiguità con i poteri forti.
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