Sembra incredibile ma nel Paese Basco continua la caccia alle streghe contro ogni forma di dissenso. E questa volta a farne le spese sono due notissimi e amatissimi clown.
Il delegato del Governo Spagnolo nella Comunità Autonoma Basca – l’equivalente del nostro Prefetto – il ‘popolare’ Carlos Urquijo, ha chiesto ieri alla direttrice generale della televisione pubblica basca EiTB, Maite Iturbe, di escludere dalla programmazione ‘Pirritx eta Porrotx’, “finché questi continueranno pubblicamente a sostenere esplicitamente a sostenere i prigionieri dell’organizzazione terrorista ETA”. I due pagliacci, accusa Urquijo, nonostante la loro veste comica furono anni fa consiglieri comunali a Lasarte-Oria in una formazione politica poi messa fuori legge per i suoi legami con l’ETA. Insiste Urquijo: “Aiora Zulaika (Pirritx), quando il consigliere socialista Froilán Elespe fu assessinato dall’organizzazione terrorista si rifiutò di condannare l’omicidio”.
Nel suo messaggio scritto l’esponente della destra spagnola spiega che la sua richiesta si è resa necessaria perché la stampa ha pubblicato notizie secondo le quali l’ente radiotelevisivo pubblico basco era in procinto di affidare ai due clown alcuni spazi del canale EITB 3 destinato ai bambini.
Secondo Urquijo la messa in onda del programma con i due clown in una “televisione finanziata con fondi pubblici potrebbe rappresentare una violazione della Legge del Parlamento Basco 4/2008 sul Riconoscimento e il Risarcimento delle vittime del terrorismo, oltre che della Legge 29/2011, sul Riconoscimento e Protezione Integrale delle vittime del terrorismo, oltre che causare danni irreparabili ai minori di età ai quali il programma è diretto”.
Pirritx e Porrotx sono amatissimi nel Paese Basco, tanto dai bambini che dagli adulti, e i loro spettacoli sono sempre strapieni. Da anni utilizzano le loro esibizioni per mandare messaggi progressisti ai loro giovanissimi spettatori. E per questo, da sempre, sono soggetti ad una caccia alle streghe che più volte li ha presi di mira costringendoli a volte a dover rinunciare ad alcuni spettacoli a causa della mobilitazione delle cosiddette associazioni delle vittime del terrorismo, espressione dell’estrema destra e del nazionalismo spagnolo.
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