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Anonymous vs Alba Dorata. Il governo: “solo 10 i poliziotti neonazisti”

Sarebbero solo dieci gli agenti della polizia greca che avrebbero avuto un ruolo nelle attività violente e criminali del partito neonazista ellenico Alba Dorata. E’ questa la tesi sostenuta dal capo del Dipartimento degli affari interni di Atene, Panagiotis Stathis, che durante un suo intervento ha annunciato che in tutto ”sono stati arrestati 15 agenti per crimini vari, 10 dei quali erano legati direttamente o indirettamente alla attività illegali di Alba Dorata”. L’indagine era stata avviata la scorso settembre quando la magistratura aveva ricevuto segnalazioni degli abusi della polizia che copriva o tollerava le azioni dei neonazisti. ”Fra il 2009 e il 2013 c’é stato un aumento nei casi di estremismo all’interno della polizia, con un picco nel 2012”, ha detto Stathis. Secondo il quale non solo sarebbero assai pochi gli agenti collusi con Alba Dorata, ma non esisterebbero neanche gruppi o cellule neonaziste organizzate all’interno delle forze dell’ordine. Una tesi minimalista ed esplicitamente diretta a ridimensionare il colpo inferto nelle scorse settimane al partito di estrema destra solo dopo l’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas da parte di una squadraccia di picchiatori in un quartiere periferico della capitale.

I risultati dell’inchiesta interna alla polizia condotta dalla polizia stessa (!) sono stati annunciati nel corso di una conferenza stampa che mira a gettare acqua sul fuoco delle polemiche che hanno investito l’esecutivo di Antonis Samaras, accusato da più parti di aver tollerato e coperto a lungo gli omicidi, gli attacchi razzisti e le attività estorsive condotte da centinaia di militanti di Alba Dorata, guidati dai sei parlamentari e dirigenti arrestati in una maxiretata poche settimane fa. Quella fornita dal governo è una versione assai edulcorata della realtà che cozza con numerose prove e documenti che nei mesi scorsi hanno dimostrato che all’interno degli apparati di sicurezza, tra gli agenti così come tra i ‘piani alti’, i neonazisti possano contare non solo su enormi simpatie – metà dei poliziotti di Atene ha votato Chrysi Avgi alle ultime elezioni – ma su un’organizzazione capillare che stava addirittura per sfociare nella creazione di un sindacato di polizia direttamente collegato al partito.

Intanto contro i nazisti ellenici si schierano di nuovo gli hacker attivisti di Anonymous, che il 28 ottobre scorso hanno attaccato il sito dell’organizzazione neonazista mandandolo offline. Già lo scorso 11 ottobre Anonymous aveva inviato un duro messaggio all’estrema destra ellenica citando esplicitamente le sue responsabilità nell’agguato e nell’omicidio di Killah P. E’ proprio ricordando Pavlos Fyssas che iniziava il video diffuso dagli hacker antifascisti: “I fatti scioccanti circa l’omicidio di Pavlos Fyssas da parte di un membro del partito nazista Alba Dorata hanno chiarito la realtà, ancora una volta . La Grecia è in un periodo di intenso sconvolgimento politico che viene dalla miseria economica , con conseguente odio contro gli stranieri o di altri gruppi sociali e movimenti” recitava il messaggio di Anonymous che qualche giorno dopo è passato all’azione mandando ‘tangodown’ il sito ufficiale del movimento, accusato di strumentalizzare la disperazione del popolo greco e di uccidere persone innocenti per sadismo e piacere. “Voi siete gli assassini e nemici della democrazia . Questo comportamento non può continuare e non sarà più tollerato . Lei è stato condannato per numerosi crimini contro l’umanità . Le vostre azioni hanno delle conseguenze . E ‘ora di porre fine a questa festa” avvertiva  il collettivo internazionale di hacker annunciando azioni dirette contro Alba Dorata.

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