L’ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili e 35 altri cittadini stranieri, di nazionalità georgiana, statunitense e tedeesca, accusati di “destabilizzare” l’Ucraina, sono stati dichiarati ‘persona non grata’ dal governo di Kiev. Lo ha dichiarato un deputato del Partito delle Regioni, quello del presidente Viktor Yanukovych, al quotidiano Kommersant. Il parlamentare Oleg Tsarev ha detto a Kommersant che il ministero degli Affari esteri e i servizi speciali ucraini (SBU) hanno accolto la sua richiesta di proibire l’ingresso in °Ucraina di 36 stranieri “sospettati di manovrare l’opposizione ucraina e di istruire i partiti nazionalisti e di estrema destra sulla maniera di destabilizzare il Paese.
“Le visite sempre più frequenti di specialisti stranieri di proteste suscitano preoccupazione e diventano una minaccia per la sicurezza nazionale” ha spiegato Tsarev. Tra gli indesiderabili ci sarebbe anche l’ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili (nella foto), che alcuni giorni fa era arrivato a Kiev per incontrare i leader dell’opposizione e intervenire sulla Maidan, la piazza dell’Indipendenza occupata da decine di migliaia di manifestanti. In queste settimane è stato un via vai di rappresentanti politici statunitensi ed europei, di dirigenti di ‘fondazioni’ legate ad alcune potenti lobby occidentali, e la presenza della pedina della Nato Saakashvili non è stata l’unica a insospettire l’esecutivo di Azarov. La settimana scorsa il presidente ucraino Viktor Yanukovych ha messo in guardia gli occidentali contro le ingerenze nella crisi politica ucraina.
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