L’assai disastrato esercito dell’Ucraina si è unito alle esercitazioni militari soprannominate ‘Saber Guardian’, cominciate l’altro ieri nella struttura di addestramento di Novo Selo nell’est della Bulgaria, alle quali partecipano 12 Stati fra membri della Nato ed altri paesi partner. Le manovre dureranno due settimane e coinvolgono circa 700 soldati di Armenia, Azerbaigian, Belgio, Bulgaria, Georgia, Moldavia, Polonia, Romania, Serbia, Turchia, Ucraina e Stati Uniti, oltre che rappresentanti della Nato. Le esercitazioni erano in programma già prima dello scoppio della crisi fra Russia e Occidente per la questione dell’Ucraina e giungono dopo le manovre congiunte compiute da Usa, Romania e Bulgaria nel Mar Nero.
Intanto il governo della Francia si è detto pronto a inviare aerei da guerra nei Paesi Baltici e in Polonia per il pattugliamento, mentre cresce la tensione fra la Russia e i Paesi occidentali in relazione alla crisi in Ucraina. Lo annuncia un funzionario del ministero della Difesa francese coperto dall’anonimato, mentre il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian compie in queste ore una visita in Estonia, Lituania e Polonia. Parigi è “disponibile, se la Nato lo richiede, a contribuire al pattugliamento aereo” nelle ex repubbliche sovietiche e in Polonia, ora membri dell’Alleanza Atlantica, e il contributo francese potrebbe includere gli aerei da guerra e aerei radar Awacs, ha precisato la fonte.
Da parte loro gli Stati Uniti potrebbero inviare delle truppe nei Paesi baltici per “rassicurare” le ex repubbliche sovietiche. Lo ha dichiarato il vicepresidente statunitense Joe Biden a Vilnius in una conferenza stampa con la presidente lituana Dalia Gribauskaite e l’omologo lettone, Andris Berzins.
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