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Venezuela. Maduro chiede di voltare pagina e mettere fine allo scontro interno

Il presidente del Venezuela Bolivariano, Nicolos Maduro cercherà l’unità con coloro con cui ci sono state divergenze: “Chiedo di voltare pagina degli scontri e delle lettere”.

Durante l’atto di consegna del Premio Nazionale per il Giornalismo, realizzato presso il Palazzo di Miraflores, il Presidente Nicolás Maduro ha parlato di una possibile riunificazione con gli ex Ministri del processo rivoluzionario, coloro che hanno espresso pubblicamente alcune divergenze rispetto al suo Governo. Maduro ha citato un manuale scritto da Mao Tse Tung con l’obiettivo di individuare le contraddizioni che si generano all’interno di una società. “Bisogna rileggere quel manuale per mitigare le contraddizione che sono sorte tra di noi e per riuscire a fare un passo avanti nella riunificazione con alcuni compagni, senza ombra di dubbio dei rivoluzionari e dei chavisti, con i quali abbiamo avuto delle divergenze”. Ha aggiunto: “Qui nessuno è di troppo! Abbiamo bisogno di tutti e di tutte, in modo critico, con idee, con proposte, per costruire la lealtà collettiva nel nostro progetto!”. In seguito, in un altro evento svoltosi durante la serata, ha chiesto di “voltare la pagina degli scontri che si sono manifestati con lettere da una parte e dall’altra. Va bene! Noi abbiamo già detto quello che dovevamo dire. Siamo pronti. Ora, le nostre mani e le nostre braccia sono tese verso i nostri compagni”.

Durante il suo discorso di consegna al Premio Nazionale per il Giornalismo “Simón Bolívar”, davanti a numerosi lavoratori del settore delle comunicazioni, il Presidente venezuelano ha segnalato, in diretta radio-televisiva nazionale, che: “Ci è stato imposto un modello di comunicazione che aveva lo scopo di mantenere la società in una costante ansia, di destabilizzare il potere, di riportare il nostro popolo ad una condizione di pessimismo, di far perdere al nostro popolo la fiducia in se stesso, nella sua capacità di esercitare il potere e di costruire, dalla posizione di potere, una nuova società. Fino a qui arriva la guerra psicologica! Lo fanno per farci mancare la fiducia collettiva con cui invece possiamo costruire una nuova società e superare qualsiasi problema e difficoltà! Non ne avremo di problemi e difficoltà? Il problema può essere sociale, economico, politico”. Maduro ha aggiunto: “Come farà una società politica a non avere problemi politici? Ci sono conflitti dalla diversa natura, chiamati da alcuni teorici ‘contraddizioni antagonistiche della società’. Anche Mao Tse Tung le chiamava così. Le ‘contraddizioni all’interno del popolo’, queste le parole esatte di Mao. Inoltre, il politico cinese ha redatto un manuale in cui indica come risolverle, una per una”.

“Bisogna rileggere quel manuale per trattare correttamente le contraddizioni nate tra di noi e, così, poter fare un passo in avanti nella riunificazione con alcuni compagni, senza ombra di dubbio dei rivoluzionari e dei chavisti, con cui abbiamo avuto delle divergenze”, ha specificato il Presidente, probabilmente riferendosi all’ex Ministro Jorge Giordani, il quale ha pubblicato una lettera, in seguito alla sua fuoriuscita dal Ministero, in cui mette a conoscenza di vari disaccordi nell’area economica durante la sua gestione, e ad altri che hanno dimostrato solidarietà a Giordani (tra cui Héctor Navarro, Víctor Álvarez e Ana Elisa Osorio).

“Invoco la riunificazione di tutto il popolo in base al Piano della Patria, agli ideali e all’eredità del Comandante Chávez, così da andare oltre i problemi e le parole che pronunciamo. Qui nessuno è di troppo! Abbiamo bisogno di tutti e di tutte, in modo critico, con idee, con proposte, per costruire la lealtà collettiva per il nostro progetto!”, ha sottolineato il capo di Stato, strappando un forte applauso per le sue parole. E tra le risate, ha chiesto, “Perché applaudite così tanto questa cosa?”.

“Voltare la pagina degli scontri e delle lettere”

In seguito, mentre stava rilasciando delle dichiarazioni alla Venezolana de Televisión, il Presidente ha ribadito che dall’1 al 15 luglio ci sarà una revisione esaustiva del governo nazionale, “analizzeremo una per una l’esecuzione dei bilanci, di tutti i ministeri, di tutti i progetti, di tutti gli obiettivi. Daremo una nuova articolazione al governo e al sistema di governo, così da farli funzionare con efficienza massima”. Ci vorranno quindici giorni “per esaminare tutto il Piano della Patria, gli obiettivi portati a termine, ciò che invece non lo è stato – e perché; e poi potremo dire al paese ciò che va cambiato”. Ha affermato che “la Rivoluzione deve rappresentare sempre un cambiamento e una nuova articolazione”.

“Ho chiesto anche di voltare la pagina degli scontri che si sono presentati attraverso lettere da una parte e dall’altra. Va bene! Noi abbiamo già detto quello che dovevamo dire. Siamo pronti. Ora, le nostre mani e le nostre braccia sono tese verso i nostri compagni. Dobbiamo continuare la nostra strada, il nostro cammino, e l’unificazione delle forze rivoluzionarie è l’aspetto più importante da difendere. Dobbiamo costruire una lealtà collettiva, grazie all’eredità del Comandante Chávez. Forti, inamovibili, con il progetto rivoluzionario, con il popolo del Venezuela che esige da noi massima lealtà e disciplina!”.

“Come ha detto Elías Jaua a Barquisimeto: Diamo il benvenuto alle proposte. Nelle proposte c’è sempre autocritica e critica; voglio esaminare il tutto, per fare autocritica di fronte al popolo e per farmi carico di tutte le cose negative e di tutto ciò che non è stato fatto, però voglio richiamare anche al lavoro. La critica e l’autocritica non devono essere usate per autoflagellarsi o per autodistruggersi, ma per avere più forza, più intraprendenza per superare i problemi, gli ostacoli e vedere il cammino davanti ai nostri occhi. Questa è la lezione del Comandante Chávez”.

 da : http://albaciudad.org/wp/index.php/2014/06/maduro-conduciremos-las-contradicciones-para-reunificarnos-con-algunos-companeros-con-los-cuales-hemos-tenido-diferencias/

 Traduzione di Violetta Nobili

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