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Germania: arrestata una spia degli Stati Uniti

Uno 007 tedesco è sospettato di avere spiato i suoi concittadini per conto di Washington nel corso di un panel parlamentare, nuovo capitolo della delicata questione dei “controlli” americani in Germania, dove lo scandalo della Nsa resta causa di tensioni tra Berlino e amministrazione Obama. Un procuratore generale ha confermato che un cittadino tedesco 31enne è stato arrestato mercoledì scorso con l’accusa di avere agito per conto di un servizio di intelligence straniero, senza specificare quale.
“Al momento non stiamo diffondendo ulteriori informazioni sui lavori”, ha confermato un portavoce della procura generale tedesca. La stampa tedesca, tuttavia, ha scritto nero su bianco che il sospetto stava lavorando per un’agenzia di intelligence degli Stati Uniti.
Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert ha dichiarato che Berlino aspetta che l’esito delle indagini della polizia, prima di reagire, aggiungendo che spiare per un servizio di intelligence straniero non è cosa da prendere “alla leggera”.

Dopo pochi giorni è stata la stessa cancelliera Merkel a informare che l’agente del Bnd, il Servizio Federale di Informazione tedesco arrestato, per due anni avrebbe fatto il doppio gioco, passando agli Stati Uniti informazioni sull’inchiesta aperta in Germania a proposito dello scandalo dell’Nsagate. La spia doppiogiochista nel corso dell’interrogatorio avrebbe già ammesso le proprie responsabilità. Stando al quotidiano ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ e al settimanale ‘Bild am Sonntag’, la spia del Bnd avrebbe lavorato per la Cia, consegnando a un ‘contatto’ oltre duecento documenti secretati in cambio di un compenso pari a circa 25.000 euro.

Qualche settimana fa una nuova valanga di informazioni dall’archivio dell’ex collaboratore dell’Nsa Edward Snowden poi rifugiatosi in Russia per sfuggire all’arresto in patria, si è abbattuta sulla Germania mettendo in serio imbarazzo il governo Merkel. Il settimanale «Spiegel» ha rivelato che, da decenni, i servizi di sicurezza di Washington utilizzano le basi militari nella Repubblica federale per le loro attività di spionaggio. 

Poi l’attività di sorveglianza degli statunitensi nel Paese teoricamente alleato è diventata talmente massiccia che «Spiegel» definisce il proprio Paese ormai «il più importante punto di appoggio» delle spie statunitensi nel continente europeo. «Le attività di sorveglianza – scrive il settimanale dopo aver studiato i documenti forniti da Snowden – non servono solo a garantire la sicurezza, ma a conquistare il totale controllo», tanto che nel 2007 i servizi contavano «almeno una dozzina» di punti d’appoggio in Germania. 

I punti di appoggio più importanti dell’Nsa in Germania sono le basi militari USA – a Wiesbaden, Stoccarda, Magonza, Griesheim o Bad Aibling – ma anche il consolato a Francoforte e l’ambasciata a Berlino. I collaboratori sono circa 200, «agenti e diplomatici» ai quali vanno aggiunti quelli non meglio precisati di imprese private che spiano per conto di Washington. 

Anche se la legge proibirebbe in teoria lo spionaggio di cittadini tedeschi, con la scusa della «lotta al terrorismo», l’Nsa e i suoi alleati in Germania hanno esteso la sorveglianza a chiunque. E in cima alle preoccupazioni degli spioni non c’erano certo i cittadini tedeschi comuni, ma leader politici, generali, scienziati e tecnici. Le sponde dell’Atlantico sono sempre più lontane.

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