Dopo Dominique Strauss-Kahn, socialista francese a capo del Fondo Monetario Internazionale arrestato nel 2011 a New York con l’accusa di aver tentato di abusare sessualmente di una cameriera, è un altro ex direttore del famigerato istituto a finire nei guai. Questa volta si tratta però di un ‘popolare’ spagnolo, Rodrigo Rato. Una vera e propria tegola per il già traballante partito della destra spagnola alle prese con un vero e proprio smottamento politico ed elettorale.
Per tentare di salvare la faccia ieri i vertici del Partito Popolare al governo in Spagna hanno annunciato di aver espulso l’ex numero uno del Fondo monetario internazionale e tutti gli altri membri e dirigenti che hanno abusato delle loro carte di credito aziendali effettuando spese personali. Rato e un’ottantina di personalità e dirigenti spagnoli sono finiti sotto inchiesta per infrazioni al diritto societario, con l’accusa di aver speso un totale di 15 milioni di euro in discoteche, safari e oggetti di lusso usando carte di credito occulte di Caja Madrid e Bankia, sfuggendo così al fisco e dilapidando fondi non propri.
Quando è finito sotto inchiesta insieme ad altri 12 importanti membri del partito l’ex numero uno del Fondo monetario internazionale, ministro dell’Economia e numero due del governo Aznar per due mandati (1996-2004), Rodrigo Rato, 65 anni, aveva chiesto la sospensione temporanea della sua tessera del PP, di cui ha rappresentato finora una colonna portante. “Il comitato dei diritti e delle garanzie del Partito popolare si è riunito questo pomeriggio e ha espulso tutti i suoi membri coinvolti nella vicenda carte di credito Bankia/Caja Madrid” ha dichiarato ieri sera il partito in un comunicato. Lo stesso aveva fatto la principale formazione d’opposizione, il partito socialista PSOE, che aveva immediatamente espulso tutti i suoi tesserati e dirigenti implicati nello scandalo che ha creato non poca rabbia in un Paese dove un quarto della popolazione in età lavorativa è disoccupato.
Dal 2004 al 2007 Rodrigo Rato è stato direttore generale dei FMI e a partire dal 2009 ha presieduto Caja Madrid, divenuta Bankia nel 2010 dopo la fusione con altre sei casse di risparmio. Ma il catastrofico naufragio della banca nel 2012 ha costretto Madrid a chiedere il salvataggio europeo del suo settore finanziario. Migliaia di persone hanno perso i loro risparmi e Rato la poltrona. Rato, che avrebbe speso 99.000 euro, a metà ottobre ha dichiarato ai giudici di ritenere che l’utilizzo delle carte facesse parte della sua remunerazione e che le somme spese erano dedotte dal suo salario.
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