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Oggi la giornata di mobilitazione globale per Kobane

Oggi è la giornata globale di mobilitazione al fianco della resistenza a Kobane e per i diritti del popolo kurdo. Decine di manifestazioni si tengono in tutto il mondo. In Italia sono diverse le manifestazioni previste:

BOLOGNA – ore 16.00 Piazza XX settembre – manifestazione

BRESCIA – ore 14.00 Piazza della Loggia presidio e corteo

CAGLIARI – ore 15.30 piazza Garibaldi corteo

CATANIA – ore 10,30 di fronte all’ingresso della fiera dei morti (S. Giuseppe La Rena) – conferenza stampa e volantinaggio

FIRENZE – 14.30 Manifestazione a Firenze – Piazza Santa Maria Novella; ore 15.30 partenza del corteo per via Avelli

LECCE – ore 17.00 corteo da Porta Napoli

MESSINA – mattina volantinaggio; sera benefit pro Kurdistan a Forte Gonzaga

MILANO – ore 15.00 manifestazione da Porta Venezia che si concluderà in piazza Duomo

NAPOLI – ore 20.00 spazio Me-Ti, via Atri 6

PADOVA – ore 11.30 di fronte al municipio di Padova

PALERMO – ore 16.00, piazza Verdi (Teatro Massimo)

RAGUSA – ore 16.00, sit-in via Roma angolo Corso Italia

REGGIO CALABRIA – ore 18.00 via Quarnaro 1 presso CSOA A. Cartella

ROMA – ore 15.30 Piazza Esquilino – CORTEO

ROVIGO – ore 15.00, presso Gran Guardia, piazza Vittorio Emanuele

TORINO – ore 14.00 Piazza Castello – manifestazione – dalle 19.30 iniziativa al Centro Sociale GABRIO

UDINE – ore 16.00 piazza della Libertà

VICENZA – 1 Novembre, ore 17.00 all’ingresso del Dal Molin

Qui di seguito l’appello che ha convocato la mobilitazione di oggi e i comunicati di adesione della Rete dei Comunisti e della rete No War alla mobilitazione.

ISIS ha lanciato una pesante campagna militare su più fronti contro la regione kurda di Kobanê nel nord della Siria. Questo è il terzo violento attacco a Kobanê dal marzo 2014. Dato che ISIS non ha avuto successo nelle due precedenti occasioni, sta attaccando con forze maggiori e vuole prendere Kobanê. 

Nel gennaio di quest’anno, i kurdi del Kurdistan occidentale (Rojava) hanno costituito amministrazioni locali sotto forma di tre cantoni. Uno dei tre cantoni creati è Kobanê. Il confine turco è al nord di Kobanê e tutti gli altri lati sono circondati da territori controllati da ISIS. ISIS si è avvicinato ai confini di Kobanê usando armi pesanti di fabbricazione USA. Centinaia di migliaia di civili sono minacciati dal più brutale genocidio della storia moderna. La popolazione di Kobanê sta cercando di resistere usando armi leggere contro i più brutali attacchi dei terroristi di ISIS, assistita solo dalle Unità di Difesa del Popolo nel Kurdistan occidentale YPG e YPJ, ma senza alcun aiuto internazionale. 

Per questo una Manifestazione Globale contro ISIS – per Kobanê – per l’Umanità è vitale. 

La cosiddetta coalizione internazionale per combattere ISIS non ha aiutato la resistenza kurda in modo efficace nonostante stia assistendo al genocidio in atto contro Kobanê. Non hanno adempiuto ai loro effettivi obblighi di legalità internazionale. Alcuni paesi nella coalizione, in particolare la Turchia, sono tra i sostenitori finanziari e militari dei terroristi di ISIS in Iraq e Siria. 

Per questo una Manifestazione Globale contro ISIS – per Kobanê – per l’Umanità è vitale. 

Se il mondo vuole la democrazia in Medio Oriente deve sostenere la resistenza kurda a Kobanê. L’autonomia democratica nel Rojava promette un futuro libero per tutti i popoli in Siria. A questo proposito il “Modello Rojava” – la posizione laica, non settaria, democratica nel Rojava è il modello che pratica l’unità nella diversità. 

Agisci Ora 

È ora di dare agli attori globali la ragione di ricredersi. 

Invitiamo le persone in tutto il mondo a mostrare la loro solidarietà con Kobanê. Scendete in piazza e manifestate, dovunque viviate. 

Vi chiediamo di unirvi alla Manifestazione Globale per Kobanê. 

Sostenete la resistenza contro ISIS – per Kobanê – per l’Umanità! 

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Adesione e partecipazione della Rete dei Comunisti di Roma alla manifestazione di sostegno alla resistenza di Kobanê del 1 Novembre 2014 

Le milizie popolari curde si stanno battendo con eroica e straordinaria resistenza contro la barbarie dei tagliagole dell’Isis. Le organizzazione kurde che lottano per l’autodeterminazione e per la difesa delle loro comunità hanno dato vita ad un processo rivoluzionario volto a sperimentare un sistema economico e sociale paritario e basato sull’eguaglianza in cui le ricchezze vengano equamente distribuite.

Kobane lotta anche per noi e per il nostro futuro! Facciamo sentire la nostra voce insieme a quella del popolo kurdo!
La Rete dei Comunisti sostiene la fiera resistenza delle donne e degli uomini di Kobane e condanna
– il sostegno della Turchia e delle petro-monarchie arabe agli assassini del cosiddetto Califfato;
– l’attiva partecipazione dell’Unione Europea e degli Stati Uniti alla destabilizzazione della Siria e di tutto il Medio Oriente che prima ha contribuito a scatenare una sanguinosa guerra civile e ora viene presa a pretesto per un nuovo intervento imperialista nell’area;
– la persecuzione delle organizzazioni della resistenza curda, intollerabilmente inserite nelle liste nere antiterrorismo, da parte dell’Italia e di tutta l’Unione Europea;
Invitiamo tutte/i a partecipare al corteo del 1° novembre 2014 ore 15,30 da piazza dell’Esquilino a piazza SS. Apostoli

Rete dei Comunisti di Roma

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COMUNICATO DELLA RETE NO WAR SULLA MANIFESTAZIONE DEL 1° NOVEMBRE A FAVORE DEI KURDI DI KOBANE  

La Rete No War Roma aderisce con convinzione alla manifestazione del 1° novembre a favore degli eroici difensori di Kobane ed invita tutti i militanti dei movimenti pacifisti ed antimperialisti  ed i semplici cittadini democratici a partecipare a Roma (ore 15,30 Piazza dell’Esquilino) e nelle altre città italiane dove si svolgeranno analoghe manifestazioni.
Nel contempo la Rete No War respinge con sdegno ogni possibile strumentalizzazione della lotta dei militanti kurdi guidati dal PYD e dal PKK ed inquadrati nelle milizie femminili e maschili del JPG e YPG.
Le bande dell’ISIS, create ed alimentate finora da Arabia Saudita, Turchia, Stati Uniti, e loro alleati, per destabilizzare la Siria e creare il caos in Iraq, stanno continuando lo sporco lavoro già cominciato dalle formazioni qaediste e jihadiste (Jabhat Al Nusra, Al Sham, ecc.) che già negli anni passati, con la complicità e l’appoggio di USA, Turchia, Arabia Saudita, Qatar, e tutto il gruppo dei cosiddetti “Amici della Siria”,  hanno attaccato i cantoni autonomi kurdi della Siria.
Nessun credito deve essere data alla presunta svolta dell’imperialismo USA che, per motivi tattici e di opportunità momentanea, sta effettuando alcuni limitati bombardamenti nei dintorni di Kobane. Nessun credito può essere concesso alla Turchia che, dopo aver posto per anni l’embargo sulle zone kurde della Siria, ora permetterebbe il passaggio di 150 “Peshmerga” del clan Barzani dell’Iraq (alleato di Turchia, USA e Israele e che in passato ha partecipato al blocco ed ha anche rivolto le armi contro i fratelli kurdi della Siria).
Inquietante è anche la notizia (peraltro smentita dalla resistenza Kurda) che il governo  Turco di Erdogan e Davutoglu  vorrebbe far affluire verso Kobane anche 1300 miliziani del cosiddetto Esercito Siriano Libero (finanziato da Turchia e USA e alleato di Al Nusra e Al Sham).
Siamo certi che i militanti Kurdi del PYD e del PKK (organizzazione socialista e patriottica ingiustamente posta nell’elenco delle organizzazioni “terroriste” da USA ed Europa) e gli eroici difensori di Kobane, tutti di chiara fede antimperialista, sapranno distinguere perfettamente tra i veri amici e quei falsi amici che si svegliano all’ultima ora e manovrano per riportare il popolo Kurdo sotto la loro egemonia. 

Rete No War Roma

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