I riflettori tornano ad accendersi su Ferguson, cittadina del Missouri dove il Gran Giurì deve decidere sulla colpevolezza o meno del poliziotto bianco – Darren Wilson – che ad agosto uccise un giovane nero, Michael Brown. Nelle manifestazioni intorno al tribunale e al dipartimento di polizia si registrano giù decine di arresti tra i giovani neri e gli attivisti delle reti impegnate contro la brutalità poliziesca. Il governatore del Missouri, Nixon, ha dichiarato lo stato d’emergenza ed ha mobilitato per le strade la Guardia Nazionale. I turni dei poliziotti di Ferguson sono saliti a 12 ore, soprattutto verso il fine settimana dove si prevedono manifestazioni di protesta.
Secondo l’Associated Press che ha raccolto indiscrezioni, il poliziotto che ha ucciso Michael Brown si dice ottimista sull’esito della sentenza del Gran Giurì. Al contrario, Benjamin Crump, uno degli avvocati della famiglia del giovane nero ucciso, ha affermato che la giuria si muoverà come su un otto volante. Il poliziotto accusato dell’omicidio, ha visto il sostegno dei sindacati di polizia e dei gruppi di destra che hanno raccolto 500mila dollari per la sua difesa.
Già da mercoledi sera, nonostante una temperatura sotto lo zero, ci sono state manifestazioni contro e violenze poliziesche e il rischio che il tribunale le possa assolvere. La polizia in assetto antisommossa ha effettuato tre cariche contro una barricata eretta dai manifestanti su una strada nei pressi del dipartimento di polizia e ne ha arrestati diversi. In attesa della sentenza la tensione continua a crescere.
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