Menu

Nuovi bombardamenti israeliani in Siria

Nuova incursione delle forze armate israeliane in territorio siriano. Secondo notizie ancora frammentarie diffuse dalla tv qatariota Al Jazeera e dall’emittente Al Arabiya nel corso della notte l’esercito di Tel Aviv avrebbe preso di mira con armi strategiche e missili a lunga gittata due brigate delle forze armate siriane e alcune postazioni del movimento Hezbollah in prossimità del confine tra Siria e Libano, nella regione di Qalamun, a Nord-Ovest di Damasco. Per ora nessuna conferma ufficiale dell’aggressione militare è arrivata né da fonti israeliane né da fonti ufficiali siriane. Ad essere colpiti sarebbero stati un deposito di armi e una pista di decollo per droni da poco approntata dal movimento sciita libanese.
Quella israeliana appare l’ennesima provocazione contro Damasco al fine di boicottare gli sforzi che l’Onu sta realizzando insieme al governo siriano per arrivare a una mediazione con alcune delle componenti dell’opposizione siriana. Poche ore prima dei raid infatti, nel corso di una conferenza stampa il portavoce dell’Onu, Ahmad Fawzi, aveva informato del fatto che l’inviato delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura avvierà dal prossimo 4 maggio a Ginevra “consultazioni separate” con le diverse parti coinvolte nel conflitto civile siriano. Per circa un mese, De Mistura dovrebbe portare avanti colloqui con i rappresentanti e gli emissari delle principali potenze e attori regionali, ma non con esponenti del gruppo Stato islamico né di Jabhat al Nusra (ramificazione locale di Al Qaeda), considerati entrambi “organizzazioni terroristiche”, ha spiegato Fawzi. Fra gli invitati c’è anche l’Iran, il che disturba non poco Israele e le potenze sunnite che sostengono i ribelli islamisti e fondamentalisti che tentano di rovesciare il governo di Damasco.
L’attacco di questa notte è l’ultimo di una serie di raid realizzati negli ultimi mesi dai caccia di Tel Aviv per colpire obiettivi e combattenti di Hezbollah in territorio siriano. Il più grave risale a gennaio, quando un attacco aereo nel Golan uccise una dozzina di persone di un convoglio tra cui sei miliziani di Hezbollah e un alto ufficiale iraniano.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • aldo

    Oggi dalle manifestazioni per ricordare la liberazione, nemmeno una parola si è spesa contro le guerre che insanguinano il mondo. Forse perchè questa volta ad insanguinare il mondo non ci sono le armate della Germania nazista
    Germania nazista, ma ci sono gli americani con il loro codazzo di servi occidentali mischiati in Italia con il Pd e certa sinistra deforme.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *