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Turchia. “porteremo il blocco di Gaza al tribunale dell’Aja”

La Turchia intende portare di fronte alla Corte penale internazionale dell’Aia entro la prossima settimana la questione dell’embargo navale imposto da Israele a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu in un’intervista all’emittente ‘Trt’, dopo che ieri lo stesso ministro ha annunciato un declassamento dei rapporti diplomatici con lo stato ebraico a causa delle mancate scuse per l’attacco alla Freedom Flottilla nel 2010. Riferendosi al rapporto dell’Onu che definisce «legittimo» il blocco di Gaza, Davutoglu ha affermato che «non si può dire che sia in linea con il diritto internazionale», ma si tratta piuttosto della «opinione personale» dell’autore del rapporto, un’opinione che «non coincide con quella della Turchia». «Aderiamo alla Corte penale internazionale – ha detto – allora diciamo che è lì che si deve decidere». «Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a tutto questo», ha proseguito il ministro, ricordando come nell’attacco israeliano alla Freedom Flottilla per Gaza, per la prima volta civili turchi sono stati uccisi da militari stranieri. Le parole di Davutoglu arrivano dopo che, in mattinata, una fonte uffciale anonima di Ankara ha annunciato al quotidiano ‘Hurriyet’ che la Marina turca aumenterà la sua presenza militare nel Mediterraneo orientale, per mettere fine al «bullismo» di Israele in quelle acque.

Il segretario generale della Lega araba Nabil el Araby ha fatto appello ai paesi arabi a sostenere la Turchia nel suo tentativo di portare davanti alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja la vicenda dell’attacco israeliano contro la flottiglia della Libertà che nel maggio scorso tentò di violare il blocco navale imposto a Gaza. El Araby, che ha detto di avere avuto contatti col ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu, ha criticato il rapporto dell’Onu reso noto la scorsa settimana e che ha provocato la decisione di Ankara di allontanare l’ambasciatore israeliano. «Sono sorpreso che l’Onu abbia pubblicato un simile rapporto», ha affermato il segretario generale della Lega araba, secondo il quale il testo messo a punto dalle Nazioni Unite si concentra sul diritto marittimo internazionale, quando avrebbe dovuto basarsi sul diritto umanitario internazionale. Il rapporto dell’Onu definisce il blitz israeliano «eccessivo e irragionevole» pur sostenendo che il blocco navale imposto dallo Stato ebraico alla striscia di Gaza è legale.

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