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Cuba. Parla Fidel, ma le agenzie manipolano il contenuto

Ieri il Comandante Fidel Castro Ruiz ha compiuto 89 anni. Ha ricevuto auguri da tutto quel mondo che con questo rivoluzionario della storia ha un enorme debito di riconoscenza. Il compleanno di Fidel è però arrivato in un passaggio storico rilevante. A Cuba infatti è atteso il Segretario di Stato Usa John Kerry per sancire la ripresa ufficiale delle relaziono diplomatiche dopo 56 anni di aggressioni, blocco economico e scontro a tutto campo del gigante statunitense contro questa piccola grande isola rivoluzionaria. Nei mesi scorsi, diversi apparati della manipolazione mediatica hanno istigato l’idea che Fidel Castro non sia entusiasta della normalizzazione delle relazioni tra Cuba e Stati Uniti. Ci ha colpito in tal senso uno “svarione” comparso ieri su diverse agenzie di stampa che riportava alcune dichiarazioni di Fidel Castro, nelle quali rammentava i danni causati dall’aggressione Usa a Cuba e la coincidenza tra queste dichiarazioni e l’arrivo di Kerry a L’Avana. Le agenzie scrivono che le dichiarazioni di Fidel sono contenute in un articolo – “La realtà e i sogni” – pubblicato ieri a Cuba. Ce lo siamo andati a vedere, e il contenuto dell’articolo non coincide affatto con quanto riportato dalle agenzie. Nell’articolo in questione Fidel Castro parla di altro. Può essere l’ennesimo svarione di corrispondenti “pigri”, un episodio di sciatteria. Oppure è il ripetersi di una manipolazione mediatica che su Cuba ha collezionato nei decenni ripetuti episodi di questo tipo?

Qui di seguito il lancio dell’ agenzia Ansa, l’articolo uscito sul circuito Quotidiano.net (vicino alla destra), più sotto invece c’è il testo integrale dell’articolo di Fidel Castro dal titolo “La realtà e i sogni”. Leggete e valutate:

(ANSA) – L’AVANA, 13 AGO – Gli Stati Uniti sono debitori nei confronti di Cuba di “indennizzi” pari a “molti milioni di dollari” a causa dei “danni” provocati dalle politiche di Washington verso Cuba, come denunciato all’Onu dall’Avana “con argomentazioni e dati non contestabili”: lo scrive Fidel Castro in un articolo intitolato ‘La realtà e i sogni’ nel giorno in cui compie 89 anni, e a poche ore dall’arrivo nell’isola del segretario di Stato Usa John Kerry.

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La realtà e i sogni

“Scrivere è una forma di essere utile se si considera che la nostra umanità rassegnata deve essere educata di più ed in maniera migliore davanti all’incredibile ignoranza che c’avvolge tutti, ad eccezione dei ricercatori che cercano nelle scienze una risposta soddisfacente. È una parola che implica in poche lettere il suo contenuto infinito.   

Tutti nella nostra gioventù abbiamo sentito parlare di Einstein qualche volta e, specialmente, dopo l’esplosione delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki che ha terminato la guerra crudele scatenata tra Giappone e gli Stati Uniti. Quando quelle bombe furono lanciate, dopo la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti al Giappone per l’attacco alla base militare di Pearl Harbor, l’impero giapponese era già vinto. Gli Stati Uniti, il paese il cui territorio ed industrie rimasero fuori dalla guerra, è diventato il paese più ricco e meglio armato della Terra, di fronte ad un mondo rovinato, strapieno di morti, feriti ed affamati. L’URSS e Cina avevano perso più di 50 milioni di vite, sommate ad un’enorme distruzione materiale. Quasi tutto l’oro del mondo andò a finire nelle banche degli Stati Uniti. Oggi si calcola che la totalità dell’oro come riserva monetaria di quella nazione raggiunge 8 mila 133,5 tonnellate. Nonostante ciò, distruggendo i compromessi sottoscritti in Bretton Woods, gli Stati Uniti, dichiararono unilateralmente che non avrebbero rispettato il cambio pattuito tra il valore in peso dell’oro rispetto alla carta moneta.

Tale misura decretata da Nixon violava i compromessi firmati dal presidente Franklin Delano Roosevelt. D’accordo con un elevato numero di esperti in questa materia, crearono così le basi di una crisi, che tra gli altri disastri, minaccia colpire con forza l’economia di questo modello di paese. Nel frattempo, si deve indennizzare Cuba con una somma equivalente ai danni provocati, che raggiungono abbondanti milioni di dollari, come denunciò il nostro paese durante i suoi interventi nelle Nazioni Unite con argomenti e dati irrefutabili.

Come hanno affermato chiaramente il Partito ed il Governo di Cuba, come prova di buona volontà e di pace tra tutti i paesi di questo emisfero e dell’insieme di paesi che integrano la famiglia umana, e così contribuire a garantire la sopravvivenza della nostra specie nel modesto spazio che ci corrisponde nell’universo, non smetteremo mai di lottare per la pace e per il benessere di tutti gli esseri umani, indipendentemente dal colore della pelle e dal paese di origine di ogni abitante del pianeta, ed anche per il diritto completo di tutti a possedere o no una credenza religiosa.

L’uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini per avere accesso alla salute, all’educazione, al lavoro, all’alimentazione, alla sicurezza, alla cultura, alla scienza, ed al benessere, cioè, gli stessi diritti che abbiamo proclamato quando abbiamo iniziato la nostra lotta, più quelli che derivino dai nostri sogni di giustizia ed uguaglianza per gli abitanti del nostro mondo, è quella che desidero a tutti; a quelli che condividono in tutto od in parte le mie stesse idee, o molto di più, ma nella stessa direzione, vi ringrazio, cari compatrioti.

Fidel Castro Ruz

13 agosto 2015

1: 23 a.m.”

tradotto da Ida Garberi

da www.cubadebate.cu

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