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Yemen: bombe saudite su un mercato, decine di morti

Decine di persone, in gran parte civili, sono state uccise ieri da un bombardamento aereo compiuto dai caccia sauditi su un mercato vicino a Sana’a, la capitale dello Yemen. Fonti della sicurezza locale riferiscono che il raid, avvenuto nella regione di Nehm, a nord-est della capitale, aveva come obiettivo i ribelli sciiti. Secondo le fonti locali i morti sarebbero una quarantina, e molti di più i feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni.

E’ dal marzo dello scorso anno che una coalizione di petromonarchie e di altri paesi sunniti, guidati dall’Arabia Saudita e sostenuti seppur tiepidamente dagli Stati Uniti, ha prima iniziato una massiccia campagna di bombardamenti e poi ha invaso lo Yemen con l’obiettivo di rimettere in sella il governo fantoccio destituito qualche mese prima dai ribelli sciiti che rivendicavano un ruolo maggiore nella gestione dello stato e delle istituzioni. Ma nonostante il paese sia sottoposto da quasi un anno a continue operazioni militari e a sanguinosi combattimenti sul campo la coalizione sunnita non è riuscita ad avere la meglio sugli Houthi che continuano a godere del sostegno di una consistente parte della popolazione e a controllare numerose regioni, compresa la capitale Sana’a. Si calcola che finora almeno 6000 persone, almeno metà dei quali civili, siano state uccise dai bombardamenti e nei combattimenti. L’ultimo massacro prima di quello di ieri risaliva a tre giorni fa, quando altre 20 persone erano morte nel bombardamento di un convoglio di automobili.
Per tentare di avere la meglio sulle milizie sciite le forze fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, il cui governo si trova nella città di Aden, nel sud, non disdegnano il sostegno neanche di al Qaeda – che in Yemen opera col nome di Aqap, al Qaeda nella Penisola Arabica – i cui miliziani nella città di Taiz stanno combattendo a fianco dell’esercito governativo contro gli Houthi.

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