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I Ministri europei cercano di sbloccare il TTIP contro il volere degli Enti locali

Mentre il Consiglio dell’Unione europea discute di commercio internazionale, decine di Città e Regioni in tutto il continente si oppongono all’approvazione del CETA e ai negoziati per il TTIP.

Oggi, durante il Consiglio dell’Unione europea, i Ministri degli Esteri degli Stati membri discuteranno anche di commercio internazionale. Gli accordi di libero scambio come CETA e TTIP verranno sottoposti ad esame con l’obiettivo di sottoscrivere il primo entro ottobre e sbloccare i negoziati del secondo, ancora in alto mare. L’opposizione dei cittadini europei ha rallentato il processo, convincendo molte amministrazioni locali di tutto il continente ad esprimere la propria contrarietà. Ben 40 sindaci hanno sottoscritto, dopo un summit tenutosi in data 21-22 aprile, la Dichiarazione di Barcellona.
In essa denunciano gli impatti degli accordi bilaterali come il TTIP sui poteri amministrativi esercitati a livello locale, mettendo in pericolo la salute fisica e democratica dei cittadini europei. Gerardo Pisarello, il Primo Vice Sindaco del Consiglio della Città di Barcellona, ha assicurato che «non daremo l’assenso ad alcun accordo che non tenga conto delle città».
Tutte le Città e Regioni europee possono aderire a questa dichiarazione, che sarà presentata alle istituzioni europee, ai governi nazionali e alle opportune organizzazioni. In Italia sono oltre 70 le amministrazioni locali che hanno approvato la mozione Stop TTIP, lo strumento messo a disposizione dalla Campagna Stop TTIP Italia per creare una rete di Comuni e Regioni contrarie all’accordo USA-Ue. I cittadini possono sollecitare i loro rappresentanti eletti a schierarsi contro il TTIP tramite la raccolta di firme on line che ha raggiunto le 12 mila adesioni.
«Alcuni rappresentanti degli Enti locali hanno partecipato alla manifestazione nazionale del 7 maggio, quando 30 mila persone sono scese in piazza a Roma per chiedere al governo Renzi di opporsi ad un trattato che non tutela l’interesse pubblico – dichiara Elena Mazzoni, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia – Eppure, oggi il nostro esecutivo partecipa al Consiglio dell’Unione europea con l’intento di arrivare alla ratifica del CETA e alla fluidificazione dei negoziati per il TTIP. Invitiamo cittadini e amministratori locali a proseguire le azioni di pressione sulle istituzioni nazionali e comunitarie».
Per formalizzare le adesioni, gli Enti locali possono spedire una e-mail all’indirizzo stopttipitalia@gmail.com con oggetto: “Adesione alla Dichiarazione di Barcellona”.
Barcellona si è dichiarata città libera dal TTIP approvando una dichiarazione istituzionale nel settembre 2015, che è stata spinta e supportata da oltre 90 associazioni e campagne di cittadini che costituiscono parte della piattaforma Catalunya No al TTIP.

Campagna STOP TTIP

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