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Israele: appello per il Bds all’Europarlamento

Libertà di parola al movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (Bds) dei palestinesi e riconoscimento di Omar Barghouti – tra i fondatori del movimento – come difensore dei diritti umani.

E’ l’appello rivolto da 32 europarlamentari all’alto rappresentante dell’Ue, Federica Mogherini, per chiedere l’adozione di misure in grado di garantire il diritto di parola al Bds. Esprimendo preoccupazione riguardo all’aggressione israeliana contro gli attivisti che sostengono i diritti dei palestinesi attraverso il Bds, i deputati europei chiedono all’Ue di “riconoscere Omar Barghouti come difensore dei diritti umani e di garantire protezione e assistenza adeguate a lui e ad altri difensori dei diritti umani palestinesi, israeliani e internazionali”. Non essendo riuscito ad impedire il crescente sostegno ed impatto del movimento Bds sulla più ampia società civile, denunciano i firmatari dell’appello, Israele ha lanciato una campagna antidemocratica senza precedenti per silenziare la denuncia palestinese e mettere fuori legge il sostegno al Bds, facendo pressione sui governi, sui parlamentari e funzionari.

“Questa lettera è un’ulteriore manifestazione dell’appoggio al diritto di cittadini e organizzazioni a partecipare al movimento Bds, che continua a crescere in Europa così come nel resto del mondo. C’è una crescente preoccupazione per gli attacchi alla democrazia che stanno avvenendo per aiutare a proteggere Israele dalle critiche e dal rendere conto delle sue azioni”, ha commentato Riya Hassan, responsabile delle campagne europee per il comitato nazionale del Bds, la più vasta coalizione di organizzazioni palestinesi che guidano e appoggiano il movimento.

Sono già oltre 350 fra organizzazioni dei diritti umani, sindacati, gruppi ecclesiali e partiti politici che hanno chiesto all’Unione europea di difendere il diritto di cittadini e organizzazioni di boicottare Israele in risposta alla sua occupazione ed alle violazioni dei diritti dei palestinesi, mentre rappresentanti dei governi di Svezia, Irlanda e Olanda hanno pubblicamente difeso il diritto di sostenere e promuovere i diritti dei palestinesi in base alle leggi internazionali attraverso il Bds.

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