In Italia la vicenda non ha creato particolare clamore e tantomeno scandalo, ma è al contrario assai indicativa di quale sia il reale "senso democratico" di chi ci governa a livello continentale, anche se si professa liberale (o forse proprio per questo…).
Il commissario europeo per l’Agenda digitale, Guenther Oettinger, è stato costretto a scusarsi per le dichiarazioni rese il 26 ottobre scorso ad Amburgo durante un discorso – riportato dal quotidiano belga Le Soir dopo che un ignoto aveva diffuso le imbarazzanti immagini su youtube – davanti ad una platea costituita da imprenditori, un intervento di tenore razzista e omofobo.
Il signor Oettinger ha preso di mira i gay, le associazioni composte da donne, la Vallonia per il braccio di ferro con l'Ue – poi rientrato – sul Ceta (il Trattato di Libero Commercio tra l'Europa e il Canada) e infine i cittadini cinesi. “Vallonia microregione guidata da comunisti che blocca l’Europa” e “cinesi dagli occhi a mandorla, con i capelli pettinati da sinistra verso destra con il lucido da scarpe” riferito ad una delegazione di Pechino in visita a Bruxelles. Queste sono alcune delle offese pronunciate dal 63enne tedesco, avvocato tributarista e già responsabile dell’Energia nella Commissione presieduta da Barroso.
Il ministero degli Esteri cinese non aveva preso bene le dichiarazioni di Oettinger riferite ad alcuni ministri di Pechino in visita in Belgio, definiti 'lestofanti' oltre che 'occhi a mandorla'. "Le dichiarazioni in questione rivelano uno sconcertante senso di superiorità in alcuni politici occidentali" ha detto ieri la portavoce Hua Chunying. "Noi – ha continuato – speriamo che essi mpossano imparare a guardare se stessi e gli altri con obiettività e a rispettare e trattare gli altri come eguali".
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