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Venezuela. Alta tensione. Rodriguez: “E’ falso che ci sia un colpo di stato”

"E 'falso che ci sia un colpo di stato in Venezuela", ha detto il ministero degli Esteri venenzuelano Delcy Rodriguez annunciando azioni diplomatiche in difesa del proprio sistema giuridico.

Il governo del Venezuela ha respinto le azioni di alcuni governi di destra latinoamericani, che "hanno diffuso falsità e ignominie" che minano lo stato di diritto e l'ordine costituzionale del paese.

Attraverso un comunicato, è stata resa nota la denuncia del ministero degli esteri del venezuela contro "l’assalto di governi intolleranti di destra e pro-imperialisti nella regione, guidato dal Dipartimento di Stato e da centri di potere degli Stati Uniti".

La reazione del Venezuela replica alle dichiarazioni di alcuni paesi a seguito della decisione della Corte Suprema di Giustizia (TSJ) relativa alle funzioni dell'Assemblea Nazionale (il Parlamento venezuelano, ndr).

"E' assolutamente inammissibile, senza alcuna base giuridica, che un gruppo di paesi tentino di immischiarsi negli affari di competenza esclusiva degli Stati sovrani", afferma il comunicato.

Allo stesso modo, ha negato che ci sia un colpo di stato in Venezuela: "al contrario, le sue istituzioni hanno adottato le misure legali per fermare le azioni devianti e golpiste di deputati dell'opposizione annunciate apertamente in spregio delle decisioni della Corte Suprema".

La maggior parte dell’opposizione in sede di Assemblea Nazionale, ha ignorato ripetutamente le sentenze della Corte Suprema, che ha fermato l'incorporazione in plenaria di tre candidati per lo stato di Amazonas, la cui proclamazione è stata sospesa fino alla conclusioni delle indagini sulle frodi relative alla loro elezione, il 6 dicembre 2015. Nel 2016, il vice-presidente del Parlamento, ha ignorato le indicazioni della Corte procedendo al giuramento dei tre candidati.

Ci sono registrazioni da cui emerge che l'allora segretario del governatore di Amazonas, Victoria Franchi, ha offerto somme di denaro a gruppi di persone per votare per i candidati dell'opposizione. Pertanto, la Corte aveva sospeso la proclamazione dei deputati di Amazonas. Nonostante questo, in sede di Assemblea nazionale avevano prestato giuramento come deputati per ottenere la maggioranza assoluta (due terzi), che ha gli dato nuovi poteri e doveri, tra cui quelli di abrogare o modificare le leggi organiche, come la legge sul lavoro o la legge sull'istruzione.

Attraverso due sentenze emesse questa settimana, la Corte Suprema (TSJ) ha confermato che il suo compito centrale all'interno del quadro costituzionale è quello di preservare lo stato di diritto, in particolare rispetto ad azioni che potrebbero ignorare la legge e violare la sovranità nazionale.

Il presidente del Parlamento di Caracas, Julio Borges, ha detto che c'è un colpo di stato ed ha chiamato a ignorare le deliberazioni della Corte Suprema.

Il Segretario generale dell'OSA (Organizzazione degli Stati Americani), Luis Almagro, ha parlato di un "colpo di Stato" dopo iche l Perù ha ritirato il suo ambasciatore in Venezuela.

I governi di destra del Perù, Colombia, Cile, Messico e Brasile hanno rilasciato dichiarazioni circa la loro "preoccupazione" per la sentenza della Corte Suprema di Giustizia (TSJ) del Venezuela.

Questi governi erano usciti sconfitti dalla diplomazia venezuelana durante la sessione straordinaria di Martedì 28 marzo del Consiglio permanente dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), che aveva l’obiettivo di approvare la Carta Democratica contro il Venezuela.

L’attuale Segretario generale dell'OSA, Luis Almagro, è stato definito dal governo venezuelano come il leader dell'attacco contro il Venezuela, sotto gli ordini del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Almagro è il principale sostenitore della Carta Democratica contro il Venezuela e si è incontrato con i leader della destra venezuelana.
Il ministero degli Esteri venezuelano ha anche annunciato che eserciterà una azione politica e diplomatica per impedire la materializzazione di piani contro la stabilità e la pace nel paese.

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